Saluto iniziale di Vigorito alla conferenza stampa del Benevento Calcio con il Presidente che ha voluto ringraziare tutti quelli che, sia interni che esterni, hanno dato una mano alla societa’ che veniva fuori da una retrocessione che, per quanto scaturita da una comunque esaltante stagione in serie A, era pur sempre una retrocessione.
E pero’ parecchi hanno dimenticato, ha aggiunto il Presidente, che poi comunque la risalita ha bisogno di un piano idoneo, stabilito in tre anni, pur in presenza, lo scorso Luglio, di una campagna acquisti che per gli addetti i lavori era da voto 8. Ma bisogna non dimenticare, dopo aver visto i colori bianconeri, nerazzurro, o rossonero, che esistono anche i colori arancioni, gialli o verdi delle serie inferiori. Molti dimenticano il passato, ha continuato il patron perche’ lo vedono lontano ma in effetti cosi’ non e’. E quindi si e’ andato alla ricerca dei responsabili e non delle cause dimenticando anche che insieme alla sensibilita’ ed alla maturita’ di una citta’ o di una tifoseria c’e’ anche una societa’ che si e’ sempre distinta per rettitudine e serieta’. Tra l’altro, rispondendo alle critiche di taluni pseudo tifosi circa la non volontà di andare in serie A, una vittoria di un campionato di serie B porta ad avere dei ritorni economici notevoli. In questi anni la societa’ ha impegnato qualche decina di milioni di euro e percio’ sentir dire che non si e’ voluto andare in serie A non è bello.
Cio’ nonostante Vigorito giustifica queste chiacchiere da bar e queste persone forse ” perchè hanno troppo amore vero i colori giallorossi”. E percio’ lui ha gia’ dimenticato tutto perche’ questi discorsi non lo interessano.
Comunque al Presidente fa piacere dire che questo e’ stato in ogni caso un anno di soddisfazioni con la conquista dei play off ed e’ stato anche il primo anno di un triennio nonchè la base per fare il secondo e poi il terzo anche se non ha specificato dopo il terzo anno cosa succederà.
Ha ricordato poi il complesso sportivo realizzato e l’ottimo cammino delle squadre minori del Benevento con una che si giochera’ lo scudetto con Juve, Milan ed Empoli.
Tuttavia il calcio eroico di Rocco, del Catanzaro di Palanca e cosi’ via e’ un calcio che non c’e’ piu’ perché e’ diventato un business mentre fortunatamente Benevento ha mantenuto la sua purezza. Ma occorre mantenere le giuste dimensioni ed il Presidente e’ contento di avere questi tifosi, cioè quelli che vanno allo stadio a tifare Benevento, e non quelli che sono venuti allo stadio lo scorso anno per tifare Juve, Milan e cosi’ via.
Ed è per rispetto per quei 4000 tifosi che in pochissimo tempo hanno comprato i biglietti per la semifinale che quest’anno il Benevento riproporra’ gli stessi prezzi della passata stagione. Per riconoscenza perciò per quei ragazzi che lavorano una settimana per poi privarsi anche di un pacchetto di sigarette per andare allo stadio.
E’ stata poi fatta una analisi in societa’ con l’allenatore cercando le cause e non i colpevoli e se Bucchi non e’ stato riconfermato non e’ perché non ha fatto bene ma solo perche’ non c’erano le garanzie successive, perche’ non era stato realizzato una parte del progetto che era previsto. Vigorito ringrazia Bucchi per quanto fatto ma per portare avanti il nuovo discorso serviva una nuova figura di allenatore. Cio’ nonostante resta il magone perchè se una persona deve andar via senza continuare il percorso è perchè si è sbagliato tutti insieme.
Tra le cose cambiate c’è anche lo sponsor tecnico che quest’anno sara’ Robe de Kappa. Soddisfazione anche dalle vendite on line dei prodotti del Benevento Calcio che attualmente sono richiesti in tutto il mondo e che quindi dimostra che si sta crescendo. E se fossi stato esperto, ha continuato Vigorito, saremmo cresciuti prima ed invece credevo che comprando il centravanti piu’ prolifico della stagione avrei avuto assicurati gol anche per l’anno successivo. Ho dovuto imparare e sono orgoglioso di questo. Mi e’ stato anche detto che bisognava comprare i calciatori che non avevano soldi in banca in luogo di quelli che gia’ li avevano perchè questi erano già appagati.
Anche Pasquale Foggia e’ stato riconfermato in funzione anche del vivaio di tutto rispetto che e’ diventato un riferimento per tutto il sud Italia.
E questo deve diventare il Benevento, una squadra solida che ha alle spalle un vivaio forte, per evitare di avere in squadra o calciatori a fine carriera, o calciatori che sono al top ma chiedono cifre esorbitanti o giovani che non vengono per non bruciarsi. Anche per evitare di fare l’altalena tra le varie serie e fare un progetto duraturo. E per poter inserire alcuni calciatori ritenuti idonei al progetto, dovra’ impegnarsi Foggia a sfoltire la rosa. E dovremmo essere, ha continuato il Presidente, come una serra che quando toglie il telone mostra fiori belli anche perchè, ha aggiunto, se i fiori seccano il danno resta a me.
Per il mercato di quest’anno il team giallorosso ha scandagliato da tempo tutta Europa cosa che non aveva fatto lo scorso anno. Ed è stato fatto durante tutto l’anno e si è continuato anche subito dopo il terzo fischio dell’arbitro della partita di ritorno contro il Cittadella. Ha fine partita ho abbracciato i calciatori che si disperavano, ha confessato il Presidente, perche’ insieme ai loro sogni erano sfumati anche i miei.
QuellO che vi posso dire e’ pero’ di evitare di mettere nomi roboanti di allenatori e giocatori perche’ non saranno questi che acquisteremo. Per cui non fate questi giochini, e lo dico anche alla mia televisione, per prendere visibilita’. Le notizie false danneggiano la societa’, me e la squadra.
Inoltre ricordatevi che quei siti o giornali a carattere regionali o nazionali che sparano notizie ne sanno meno di voi anche perche’ con loro non parlo. Non sara’ comunque una campagna acquisti con i tric trac ma sarà chirurgica per inserire in una squadra che va gia’ bene innesti mirati.
A livello di allenatori le cose sono cambiate e ora in tanti vogliono venire ma noi prenderemo un allenatore che in televisione non ci va, che sia ambizioso e umile e non presuntuoso o remissivo. Non ci interessano quelli che hanno un grosso nome da calciatore e che pensano che questo gli dà forza o santoni che vogliono pontificare.
Ricordatevi le cose belle o le cose brutte sono completamente diverse ma hanno un comun denominatore: finiscono. E’ importante invece quello che resta.
Il ritiro è già deciso, sara’ in Trentino a Pinzolo che è stato prenotato gia’ da due mesi.
Riconfermato anche lo staff medico alla guida del dott. Salvatori. Ora il Benevento ha da questo campionato finito un medico a tempo pieno che controlla i clciatori un minuto dopo la partita e programma il lavoro insieme ai fisioterapisti ed agli altri.
Si e’ anche montato e rimontato il campo in erba dell’antistadio dove sono stati installati dei sedili. Anche perche’ i calciatori, pur ringraziando Paduli per l’ospitalita’ avuta, devono sentirsi a casa ed i tifosi devono venire a vedere la propria squadra che si allena.
Quello che mi auguro e’ che quelle gradinate giallorosse ospitino di nuovo tifosi, molti e sorridenti, perche’ per quanto possiamo fare una buona squadra abbiamo bisogno dei nostri tifosi. La squadra la costruisce la societa’ ma viene affidato ai tifosi, e’ come un bambino che i genitori affidano alle maestre. E quando le maestre li prendono a schiaffi intervengono i Carabinieri ma nel nostro caso no. Proviamo quindi a fare un’altro bel campionato con l’aiuto di tutti.
E’ poi in progetto una collaborazione con una società satellite che potrebbe essere il Campobasso per magari mandare li i giovani a farsi le ossa e collaborare con la società rossoblu.
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