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Blocco Opere Pubbliche. Anche Di Maria interviene per richiedere un intervento super partes dei politici beneventani

06/06/2019
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«Torno, a seguito degli ultimi resoconti di Stampa, sulla questione del blocco di importanti Opere pubbliche nel Sannio.”

“Lo faccio quale rappresentante di una Istituzione, la Provincia, che ha dignità costituzionale, ha il dovere di rappresentare il Sannio dando voce ai bisogni dei suoi cittadini ed ha a cuore del sorti di questo stesso territorio.

E’ in questo spirito che, spogliandomi dalle vesti “politico-partitiche”, invoco un deciso e concreto intervento “super partes” della Deputazione di concittadini che sono stati chiamati a servire il popolo nel Parlamento.

Il primo punto è che, da una pluralità di autorevoli fonti, si è appreso nei giorni scorsi inopinatamente che, nella sola Campania, sono stati quantomeno posticipati, se non cancellati, cantieri di lavoro del valore di 1,675 miliardi di Euro: tra queste, le opere “congelate” nel Sannio sono: raddoppio della “Telesina” (Benevento-Caianello); costruzione di un tronco della “Fortorina” e realizzazione della “Benevento – Caserta” (Via Appia).

Si tratta di strade statali di cui è competente, evidentemente, l’Anas: ma si tratta anche di infrastrutture di straordinaria rilevanza strategica per la rinascita di tutto il Sannio e, pertanto, ogni persona di buon senso e che ama questo territorio da anni auspica – a prescindere – di vederne la realizzazione.

Per le seguenti due principali ragioni: sull’attuale tracciato della “Telesina” e dell’Appia i volumi di traffico, impensabili negli anni Sessanta, sono la causa principale di atroci incidenti stradali; l’attuale strada di penetrazione del Fortore è totalmente inadeguata ad assicurare collegamenti dignitosi e a rendere un servizio alle attività produttive della zona, segnatamente quando si parla del Casone Cocca che divide San Marco dei Cavoti da Foiano di Valfortore.

Il secondo punto che vorrei richiamare è questo: è stato il Ministero dei Trasporti a chiedere nell’agosto 2018, nelle ore successive alla tragedia del “Morandi”, un Rapporto sullo stato di salute di ponti e viadotti. Questa Provincia ha risposto evidenziando che occorrevano non meno di 150 milioni di Euro per la loro manutenzione straordinaria, quella stessa che oggi e da anni è impedita da prelievi forzosi statali di risorse che, non io, ma la Corte dei Conti ha definito “irragionevoli”.

Su quei ponti e su quei viadotti dei complessivi 1.300 chilometri di strade provinciali sannite si muove la gente e l’economia stessa dei nostri piccoli Comuni. E’ un dovere di tutti, dunque soprattutto dei Parlamentari, affrontare tali questioni, tenendo presente che la quota che la Provincia di Benevento dovrà versare all’Erario è pari per l’anno in corso a circa 9,8 milioni di Euro.

Pertanto (detto, per inciso, che il ponte San Nicola di Benevento, progettato dall’ing. Morandi, non rientra nel patrimonio della Provincia perché si tratta di una strada comunale), ogni iniziativa parlamentare (emendamento, mozione, interrogazione, o quant’altro) che possa sbloccare risorse finanziarie su questi argomenti è, quanto meno, utile ed opportuna.

Approfitto per far presente che nel Bilancio di previsione 2019 della Provincia la disponibilità finanziaria per strade e scuole è pari circa ad 1 milione e 600mila Euro circa: ora, con una cifra del genere, al massimo, si può provvedere a rifare la segnaletica orizzontale e verticale per qualche chilometro di strade. E per gli altri 1.290 e per i 52 edifici scolastici?

Il senso del mio intervento, dunque, ancora una volta, è questo: occorre rilanciare la spesa pubblica per le infrastrutture. E’ questo un pensiero che non ha alcun colore politico, ma che obbedisce solo all’imperativo categorico di far rinascere il territorio».”

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