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Convegno all’Unifortunato per celebrare il 150esimo anniversario della Ragioneria Generale dello Stato

29/03/2019
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Il convegno è stato organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Foggia.

Servizio di Silvio Chiusolo. Benevento 29 Marzo 2019

Il Tavolo dei lavori. Foto Mario Pietronigro

Al tavolo dei lavori, moderati dal giornlista Alfredo Salzano, erano presenti il dott. Nicola Turco, segretario Generale della Uilpa, il prof. Ubaldo Comite, professore associato di Economia Aziendale dell’Unifortunato, Giuseppe Mongelli, Docente di Management Pubblico Università di Foggia, Enzo Varricchio, Docente, avvocato e scrittore, Aurelio Laino, Consigliere della Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Puglia. Presenti, tra gli altri, anche il Prefetto Cappetta, Gennaro Santamaria e Fioravante Bosco.

Sala . Foto Mario Pietronigro

Il convegno, dal titolo “150 anni di storia a difesa delle risorse pubbliche”, aveva l’obiettivo di raccontare la Ragioneria Generale dello Stato soprattutto a chi non ne conosce il ruolo istituzionale e la funzione socio-economica di controllo e gestione delle risorse pubbliche – che va oltre le carte bollate, gli obblighi burocratici e le formalità di rito – per far emergere il vero significato delle azioni e delle responsabilità che si assume chi è stato chiamato a tenere in ordine i conti della Repubblica Italiana.
Come nel 1950 quando alla luce della ricostruzione e della crescita economica, la Ragioneria fu chiamata a salvaguardare l’integrità del bilancio svolgendo una funzione moderatrice. Nei seguenti anni 60 poi si delineò una lettura più flessibile dell’art.81 della costituzione che legittimava la pratica del deficit spending come normale strumento di politica finanziaria in luogo del tradizionale principio del pareggio di bilancio. Arrivano poi gli anni 70 e la pesante crisi economica nonchè il devastante stato della finanza pubblica porta ad approvare la legge n.468 del 1978 il cui articolo II introduce nell’ordinamento lo strumento giuridico della legge finanziaria, non previsto dall’art. 81 della Costituzione. L’aumento del deficit e del debito pubblico porta al cosidetto divorzio tra la Banca d’Italia ed il Tesoro, fino all’adozione delle misure di austerity necessarie all’ingresso dell’Italia nell’Unione Monetaria Europea. Si giunge quindi al 1997 con la riforma Ciampi con la quale viene disposta, a livello periferico, l’istituzione dei dipartimenti provinciali del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, articolati in ragionerie provinciali dello stato e direzioni provinciali dei servizi Vari. Nel 2001 poi la criticità della Finanza Pubblica Italiana induce le autorità di Governo ad individuare per la Ragioneria Generale dello Stato nuovi e rilevanti compiti per il controllo e monitoraggio degli andamenti della Finanza Pubblica. Nel 2008 con il D.P.R. 44 si consolida la realtà del sistema delle ragionerie costituita al centro, dagli uffici centrali di bilancio ed in periferia, dalle ragionerie territoriali dello stato. Le direzioni territoriali dell’economia e delle finanze con il D.L. 40 del 2010 vengono soppresse e le loro funzioni, secondo quanto disposto dal D.M. del 23 Dicembre 2010 vengono riallocate tra gli uffici centrali del DAG e le ragionerie territoriali dello Stato.

Sala. Foto Mario Pietronigro

Dal 1° Marzo 2011 le ragionerie sono rimaste gli unici presidi sul territorio del Ministero dell’economia e delle Finanze. La ragioneria assume oltre ai tradizionali compiti di controllo anche funzioni amministrative e da Febbraio 2016, con il D.M. 09 del 2015, si da avvio all’assetto organizzativo variabile delle ragionerie territoriali dello Stato. Anche la recente legge di bilancio per l’anno 2019 ha confermato l’indirizzo di realizzare presidi e poli logistici unitari del MEF.

Sala. Foto Mario Pietronigro

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In mattinata sempre nell’aula Magna dell’Unifortunato si era tenuta una lectio magistralis del prof. Carlio Cardia su “Il futuro dell’integrazione religiosa e dell’integrazione sociale più ampia dipende dall’assimilazione dei diritti umani all’interno delle diverse comunità religiose e dell’immigrazione”.

Il Tavolo dei lavori. Foto Mario Pietronigro

La lectio, che rientra nel Progetto Costituzione dell’UniFortunato, è stato introdotto dal prof. Angelo Scala e dal prof. Paolo Palumbo, rispettivamente Magnifico Rettore il primo e docente di Diritto ecclesiastico e canonico il secondo, entrambi presso l’università Giustino Fortunato.
Il prof. Cardia è un’alta personalità del mondo accademico ed è stato incaricato dal Governo italiano, di predisporre lo studio utile alla difesa dell’Italia nella causa per la legittimità della presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche portando, nel 2011, alla modifica della sentenza della Corte di Strasburgo.
E’ intervenuto alla lectio magistralis anche Sua Eminenza Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo Metropolita di Benevento.

Alfredo Salzano con S.E. mons. Accrocca ed il prof. Paolo Palumbo. Foto Mario Pietronigro

Sala. Foto Mario Pietronigro

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