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Unifortunato. I consigli per studenti e famiglie in occasione degli Open Day del 21,22 e 23 Marzo

19/03/2019
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Nel 2018 in Campania si sono iscritti all’università 30.946 studenti, secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti e pubblicati sul sito del ministero dell’Università e Ricerca. La Campania è al terzo posto per nuovi iscritti dopo Lombardia (con 51.902 immatricolati) e Lazio (con 36.544).

La scelta del percorso di studi è un momento cruciale della vita di ciascuno studente e proprio per questo va vissuta con tranquillità. Ma non è così per tutte le nuove matricole, che spesso si lasciano assalire dal dubbio di imboccare il percorso sbagliato e la gioia di fare un ‘passo da grandi’ si trasforma in ansia. “Sicuramente bisogna cercare di assecondare i propri interessi, per avere la giusta motivazione, nonché avere fiducia nella propria capacità di farcela e di affrontare questa importante scelta. L’autoefficacia, come dice lo psicologo-sociale Albert Bandura, è infatti fondamentale per portare a termine con successo le proprie scelte, grazie agli effetti che può avere su aspetti fondamentali quali autostima e perseveranza. Autoefficacia da non confondere con l’autostima proprio perché, per dirla con Bandura, ‘l’autoefficacia riguarda giudizi di capacità personale mentre l’autostima riguarda giudizi di valore personale’.  Inoltre, bisogna comparare fra loro i corsi di laurea più in linea con le proprie aspirazioni e confrontarsi anche con i compagni di scuola per darsi forza a vicenda tra pari”.
Sono questi alcuni consigli che la psicologa Sara Bottiroli – docente di Storia e fondamenti della psicologia e di Psicologia generale all’Università Giustino Fortunato – si sente di proporre agli studenti in vista degli Open Day, ossia le giornate di orientamento rivolte agli studenti delle classi quinte delle scuole superiori e alle loro famiglie, che all’UniFortunato si svolgeranno nei giorni 21 – 22 e 23 Marzo 2019.

“Occasioni come questa – ha spiegato la psicologa – sono assolutamente da sfruttare perché permettono l’incontro diretto con i docenti e con altri studenti che fanno parte di questo nuovo mondo, al fine di toccare con mano e senza ansia quella che sarà la loro scelta futura e figurarsela in maniera più concreta”.

Oltre alla scelta del corso di laurea più in linea con le proprie attitudini, anche il momento di passaggio dalla scuola all’università potrebbe essere vissuto con ansia dagli studenti. “E’ un passaggio fondamentale che incuriosisce ma che può anche spaventare, in vista delle future responsabilità. Iscriversi all’università rappresenta indubbiamente un momento di crescita e di scelta ‘da grandi’, che completa un percorso iniziato col compimento del 18imo anno di età e con il superamento della prova degli esami di maturità”. La cosa quindi che deve essere maggiormente valorizzata, secondo l’esperta, “è che finalmente i ragazzi saranno i protagonisti delle loro scelte. Ecco, perché, diventa anche utile il confronto coi pari, al fine di rafforzarsi vicendevolmente in questo momento condiviso e sviscerare ogni timore, che è assolutamente fisiologico che ci sia. Solo in questo modo potranno vivere con serenità questo passaggio e si sentiranno in grado di affrontarlo, e quindi saranno autoefficaci”.

Anche per le famiglie questo rappresenta un momento di crescita: da genitori di ragazzi ‘liceali’ ci si prepara a compiere il passo di genitori di ‘giovani adulti’, figli che cominceranno a prendere le loro decisioni autonomamente. Anche per loro, pertanto, è un momento delicato da vivere senza lo stress dell’abbandono e, soprattutto, senza proiettare nella prole le proprie aspirazioni con condizionamenti di scelta: “la cosa più importante che mi sento di consigliare ai genitori è di dare fiducia ai figli e di credere in loro e nelle loro scelte in quanto adulti e responsabili”. Questa è una fase di passaggio importante, ha concluso la psicologa, “e la cosa migliore che si può fare è quella di ‘imparare a guardarli da lontano’, dando sostegno quando richiesto, ma soprattutto infondendo fiducia, facendo sentire ai figli che si crede nelle loro capacità e che ce la sapranno fare. Sentire che gli altri credono in noi è infatti fondamentale per la costruzione di ciò che un individuo crede e pensa di se stesso”.

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