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Dissesto Idreologico,Fai Cisl: “Bene Proteggi Italia,ma va Gestito in Economia Diretta Regionale”

28/02/2019
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“Consideriamo molto positivo quanto contenuto nel Piano per la sicurezza del territorio Proteggi Italia, un piano nazionale è ciò che chiediamo da anni, ma è fondamentale che ora la pianificazione e la realizzazione delle spese non avvenga con una rincorsa agli appalti privati, ma piuttosto in economia diretta con le regioni, in coordinamento con una visione nazionale garantita da una cabina di regia. È dimostrato che in questo modo si produce una gestione più accorta delle risorse e si ottengono anche risparmi da poter riutilizzare in modo virtuoso. Questo vuol dire fare leva sui servizi forestali e le Comunità Montane nonché sui Consorzi di bonifica. Soltanto in questo modo sarà possibile mettere al centro delle politiche di prevenzione del dissesto idrogeologico il lavoro qualificato e ben tutelato”.
Così in una nota il Segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota, che aggiunge:
“Ci riserviamo di verificare se le cifre stanziate abbiano tenuto in conto il fabbisogno reale di ciascun territorio o se non rispondano ad altre logiche politiche, ma certamente le risorse previste e il sostegno alla semplificazione normativa potranno dare impulso a una nuova politica per l’ambiente, la messa un sicurezza del territorio, la tutela delle acque. Tutto dipenderà da come verrà gestito il nuovo piano, se continuando a seguire le logiche dell’emergenza o se valorizzando le categorie professionali della bonifica e della forestazione, che in tante aree garantiscono anche un presidio fondamentale per le filiere agroalimentari e per lo sviluppo sostenibile. Certamente questo piano non può essere considerato esaustivo, deve rappresentare un primo passo verso una progettazione pluriennale di lungo respiro, come avviene nei Paesi più avanzati rispetto alle politiche ambientali, che hanno imparato prima di noi a fare i conti con i mutamenti climatici e una gestione produttiva del territorio”.
_Pertanto, adesso occorre tempestivamente attivare un tavolo regionale per definire come verranno utilizzati queste risorse necessarie per la tutela e la manutenzione del territorio Campano e soprattutto Sannita in forte dissesto idrogeologico.
Non solo, ma stabilire anche che in questo contesto DEVONO essere utilizzati i “PALADINI – SENTINELLE del territorio, i LAVORATOPRI FORESTALI.
I quali, da SEMPRE svolgono quella funzione importante per la salvaguardia e tutela di un territorio bisognevole di cura.
Così da poter anche una volta per tutte risolvere l’annoso problema di poter utilizzare risorse certe-pronte-disponibili atta al pagamento delle loro spettanze, che come è noto nonostante il loro lavoro costante, utile ancora oggi molti lavoratori con le loro famiglie sono senza stipendi da mesi.

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