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Valori di Tetracloroetilene nell’acqua: Italo di Dio rivolge interrogazione urgente al sindaco Mastella

Il consigliere comunale Italo Di Dio, ha rivolto un’interrogazione urgente al sindaco Clemente Mastella sulla questione relativa ai valori di tetracloroetilene nell’acqua. Una situazione particolarmente delicata che interessa l’intera cittadinanza che ha il dovere di sapere come va esattamente classificata la qualità dell’acqua che oggi viene somministrata dalla Gesesa.

Italo Di Dio Consigliere Comunale Gruppo PD

L’amministrazione comunale di Benevento,  – ricorda il Consigliere Comunale Italo Di Dio PD – lo scorso 16 gennaio, attraverso un comunicato stampa a margine di un summit con le autorità competenti, aveva assicurato che la presenza della sostanza era sotto i limiti di soglia e pertanto del tutto trascurabile. Tale comunicato viene però di fatto totalmente sconfessato dalla nota dell’Arpac Campania che, al contrario, non solo conferma la presenza del pericoloso inquinante ma lo rileva oltre i limiti di soglia sia per il pozzo di Pezzapiana che per il pozzo di Campo Mazzoni. A questo punto, – fa sapere Di Dio –  ritengo doveroso e non più procrastinabile affrontare, una volta per tutte, il problema in Consiglio comunale in modo che l’Amministrazione si prenda la responsabilità di fornire adeguati chiarimenti. Nell’interrogazione il consigliere Di Dio chiede anche di conoscere le cause che determinano una diversa qualità dell’acqua a seconda del quartiere. Le stesse analisi pubblicate da Gesesa confermano che la qualità dell’acqua proveniente dai pozzi (Pezzapiana e Campo Mazzoni) asi differenzia da quella proveniente dal Biferno.

Di Dio chiede anche di sapere come intenda regolarsi l’Amministrazione per rimuovere o ridurre al minimo tale disparità.

Di seguito il testo integrale dell’interrogazione urgente a risposta scritta e orale.
Il sottoscritto Italo Di Dio, nella qualità di consigliere comunale del Comune di Benevento

premesso:

– che in data 16/01/2019 l’ARPAC, Agenzia Regionale Protezione AmbientaleCampania trasmetteva al Comune di Benevento a mezzo pec una relazione avente ad oggetto: “Accertamento analitico acque sotterranee pozzi loc. Pezzapiana e Campo Mazzoni nel Comune di Benevento, campionamento ASLdel 2 gennaio 2019”;

– che dalla predetta relazione risultava lo sforamento dei limiti massimi (1,1 ug/l) previsti dalla tabella 2 (Concentrazione soglia di contaminazione nelle acque sotterranee), allegato 5 alla Parte IV del dlgs 152/06, con riferimentoalla presenza della sostanza denominata “tetracloroetilene” sia per ilcampionamento presso il pozzo di Pezzapiana (1,2 ug/l) che per il pozzo di Campo Mazzoni (1,4 ug/l);

– che anche l’ Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione,ha catalogato il “tetracloroetilene” come “probabilmente cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2A)”, oltre ad attribuire allo stesso contaminante caratteristiche di tossicità tali da provocare, in alcuni casi, danni epatici e renali;

– che tale circostanza seppur segnalata più volte anche a mezzo stampa dall’Associazione Altrabenevento, è stata sempre smentita siadall’Amministrazione Comunale che dalla GESESA spa., come risulta dal verbale dell’ultima riunione tenutasi presso il Comune di Benevento in data 16/01/2019;

– che in virtù di quanto sopra esposto, si rende necessaria un’urgente verifica dei valori riscontrati nonché delle cause che hanno determinato lo sforamento dei limiti previsti, oltre ad un attento e periodico monitoraggio delle acque sotterranee relativamente ai pozzi oggetto dell’indagine;

– che ad oggi non risultano pubblicati sul sito della GESESA spa i dati relativialla rilevazione di sostanze inquinanti quali il “tetracloroetilene” registrati in particolare negli ultimi periodi come da impegni assunti dalla predetta società ad intensificare le analisi del tetracloroetilene con cadenza mensile, anziché annuale;

– che la stessa GESESA spa in data 16/01/2019 assumeva altresì l’impegno di avviare indagini sulla qualità degli scarichi presenti nel sistema fognario, nonché l’invio di comunicazioni ai proprietari delle aree limitrofe per limitare le attività svolte e ridurre il rischio di eventuali contaminazioni a scopo preventivo;

– che la qualità dell’acqua somministrata alla cittadinanza, come confermatodalla stessa GESESA spa attraverso i dati sulla qualità dell’acqua pubblicatisul sito https://www.gruppo.acea.it/it/acqua/gesesa/mappa-qualita-acqua- gesesa, presenta delle notevoli differenze sotto il profilo qualitativo con una concentrazione molto più elevata di nitrati, cloruri, solfati, di durezza e di residuo fisso nelle falde di Pezzapiana, Campo Mazzoni e Pietrafitta, rispettoall’acqua proveniente dal Biferno;

tanto ciò premesso,

chiede di sapere:

– Quali sono i risultati relativi alla rilevazione delle sostanze inquinanti, in particolare del “tetracloroetilene”, risultante dalle analisi condotte dallaARPAC negli ultimi anni;

– Quali sono i dati rilevati a seguito delle indagini sulla qualità degli scarichi presenti nel sistema fognario avviate dalla GESESA spa dopo il 16 gennaio come da impegni intrapresi con l’amministrazione comunale;

– Quali sono le azioni messe in campo dall’Amministrazione Comunale per l’accertamento e il monitoraggio dei valori attestanti la qualità dell’acquasomministrata dalla GESESA spa., nonché la verifica delle cause che hanno determinato lo sforamento dei limiti previsti dalla normativa in relazione allapresenza di tetracloroetilene (e percloroetilene) come rilevato dall’ARPAC;

– Quali sono le cause che determinano le citate differenze sulla qualità dell’acqua somministrata nella varie zone della città e quali sono le misure poste in essere dall’Amministrazione comunale per superare tali differenze.