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Ispettorato Nazionale del Lavoro, nel 2018 ispezionate 1214 aziende. Il 71% irregolari e lavoro nero 38%

16/01/2019
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Su 1.104 lavoratori controllati 798 sono risultati irregolari.E’ il bilancio dei controlli svolti nel 2018, dall’Ispettorato territoriale di Benevento.

Con l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 149/2015 è stata istituita l’Agenzia Unica per le ispezioni del lavoro, denominata “Ispettorato nazionale del lavoro”, chiamata ad integrare ed unificare i servizi ispettivi del Ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail, assicurando una uniformità di azioni ispettive su tutto il territorio nazionale, attraverso i propri uffici territoriali.

Su 1.104 lavoratori controllati, 798 sono risultati irregolari (72%). Di questi, 305 erano totalmente “in nero” e cioè privi della benché minima copertura previdenziale ed assicurativa prevista in caso di infortunio sul lavoro.

Nel corso del 2018 le aziende irregolari ai controlli sono state 858 che rappresentano il 71% sul totale delle 1.214 aziende ispezionate. Su 1.104 lavoratori controllati nel Sannio 798 sono risultati irregolari e cioè il 72%.

I lavoratori in “nero” rappresentano il 38% dei lavoratori comunque irregolari. È stato accertato, inoltre, che l’impiego di lavoratori “in nero” in misura non inferiore al 20% del personale presente sul luogo di lavoro, ha determinato anche l’adozione del provvedimento di sospensione delle aziende irregolari.

Le violazioni in materia di orario di lavoro sono state 49 mentre quelle in materia di appalti illeciti e fenomeni interpositori di manodopera 3. In materia di sicurezza sul lavoro le violazioni prevenzionistiche nel solo settore dell’edilizia sono state 449 e 35 negli altri settori produttivi. Il totale degli importi introitati per le sanzioni irrogate è stato pari ad € 660.715,13 e, nel complesso, è stata iscritta a ruolo una di circa 2 milioni di euro, a seguito omesso pagamento di ordinanze-ingiunzione adottate per le violazioni amministrative risultate a seguito della predetta attività di vigilanza svolta.

“L’intento di arginare il fenomeno del lavoro nero o irregolare e la necessità di recuperare l’ingente gettito sottratto alla contribuzione fiscale, previdenziale ed assicurativa – spiegano dall’Ispettorato – ha così orientato la programmazione dell’attività di vigilanza, sovente effettuata in congiunta con i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Inps e Inail, verso settori produttivi quali l’edilizia, l’agricoltura, i pubblici esercizi, il tessile e i servizi di logistica che, statisticamente, risultano tra quelli con più elevato tasso d’irregolarità accertata e con la maggiore incidenza d’infortuni sul lavoro. Per il l’anno 2019 l’attività di vigilanza prosegue nell’ambito del contrasto al lavoro nero in quei settori che hanno formato oggetto di una preventiva analisi di intelligence da parte dell’Ispettorato territoriale del lavoro”.

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