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Città Europea del Vino 2019.Incontro a Castelvenere tra i sindaci sanniti.

14/12/2018
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Si punta sull’enoturismo per lo sviluppo del territorio.

Il vino traino dello sviluppo dell’intera valle del Calore.

I sindaci delle “Città del Vino sannite” si sono ritrovati a Castelvenere per un’ampia riflessione programmatica in vista dell’avvio del percorso della ‘Città Europea del Vino 2019’. L’appuntamento è giunto all’indomani della trasferta a Roma, che presso la Camera dei Deputati ha visto protagonista il territorio ‘Sannio Falanghina’.

I sindaci dei Comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso sono stati accolti a Montecitorio dalla deputata sannita Angela Ianaro, per una intensa giornata durante la quale si è consumato un banco d’assaggio dedicato ai vini Falanghina (nell’area del ristorante del Palazzo del Parlamento) e la conferenza stampa di presentazione del dossier grazie al quale le realtà sannite hanno ottenuto l’ambito riconoscimento assegnato da Recevin, la rete europea delle Città del Vino.

Ad aprire l’incontro sono stati i cinque sindaci coinvolti nell’iniziativa (Mario Scetta, Floriano Panza, Carmine Valentino, Pompilio Forgione ed Erasmo Cutillo) che hanno illustrato ai colleghi amministratori il lavoro fin qui compiuto e le strategie della programmazione messa in campo per il 2019. Sindaci fermamente convinti che il 2019 dovrà dare il via ad un percorso che si prefigge importanti obiettivi a medio e lungo termine, per fare del Sannio – patrimonio unico di ricchezze – un territorio appetibile come meta turistica. I protagonisti di ‘Sannio Falanghina’ hanno richiamato l’attenzione sul legame tra vino e territorio, rimarcando come questa bevanda possa costituire una risorsa per lo sviluppo dell’intero Sannio.

Un percorso che già porta i primi frutti. Grazie al lavoro condotto sul campo per il riconoscimento di ‘Città Europea del Vino 2019’ le realtà sannite aderenti all’Associazione nazionale delle Città del Vino si sono praticamente triplicate. E così, insieme ai rappresentanti dei cinque Comuni, sono stati chiamati a sedersi intorno al tavolo quelli delle realtà di Benevento, Bonea, Campoli del Monte Taburno, Cerreto Sannita, Faicchio, Foglianise, Melizzano, Montesarchio, Paupisi, Ponte, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, Telese Terme e Vitulano. Con loro fanno parte della squadra la Provincia di Benevento e la Regione Campania, rappresentata dal consigliere Erasmo Mortaruolo, indicato da De Luca come referente di Palazzo Santa Lucia per ‘Città Europea del Vino’. Tutti insieme per programmare un lavoro che studi modelli di successo riconosciuti da adattare al contesto sannita, con l’obiettivo prioritario di organizzare una efficace e competitiva accoglienza turistica sul territorio.

In sostanza, questa ampia fetta di Sannio ha condiviso la decisione di puntare sull’enoturismo come leva di sviluppo, con gli amministratori consapevoli della grande opportunità. L’enoturismo, che vale oggi in Italia circa 5 miliardi di euro, è destinato ancora a crescere, considerato chel’enogastronomia è in cima alle motivazioni di viaggio. Proprio in questo processo potrebbe ben inserirsi il Sannio, forte del suo grande patrimonio di biodiversità dei vini e dei cibi.

Sicuramente si tratta di una sfida epocale. Una partita da giocarsi tutti insieme, con i cinque Comuni di ‘Sannio Falanghina’ che sono stati capaci di cogliere questa grande opportunità. Questi protagonisti principali si pongono ora come stimolatori di una partita fondamentale per il futuro dell’intera area di produzione vitivinicola. Una partita che si dovrà affrontare stimolando la crescita professionale e la formazione degli operatori, per fare in modo che le cantine – a cui spetta un ruolo fondamentale in questo processo – diventino vere e proprie cellule aggregative territoriali. Solo in questo modo il vino potrà diventare traino della crescita del territorio, grazie all’aggregazione di piccole realtà (dai negozi di prodotti tipici o di artigianato locale ai ristoranti, dai bed&breakfast ai negozi di alta gastronomia di qualità).

Al fianco delle cinque realtà, che hanno ottenuto da Recevin l’importante riconoscimento di ‘Città Europea del Vino 2019’, si schierano con convinzione tutte le altre ‘Città del Vino’ sannite, pronte a fare la voce grossa in una regione in cui le denominazioni di origine valgono sempre di più, come dimostrato dal recentissimo Rapporto Ismea- Qualivita 2018, che ha analizzato i valori economici e produttivi della qualità agroalimentare e vitivinicola.

Lo sforzo è notevole. Anche dal punto di vista delle risorse economiche. Da qui la chiamata alle armi avanzata dal sindaco di Telese Terme, Pasquale Carofano, che ha richiamato l’attenzione degli amministratori presenti sulla necessità di sostenere questo importante percorso anche con fondi delle relative casse comunali. Un appello che non è caduto nel vuoto, come dimostrato dai successivi interventi, con i primi cittadini che hanno manifestato la ferma convinzione ad essere protagonisti di questa avvincente sfida.

Come primo passo sarà sottoposto ai Comuni coinvolti il protocollo che i rappresentanti di ‘Sannio Falanghina’ hanno siglato lo scorso 16 ottobre con la Regione Campania. Un protocollo con cui si intende dare concreta ed efficace attuazione alla prestigiosa designazione quale ‘Città europea del vino 2019’ e a progetti di tipo partecipativo per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione della “Valle del Vino” del Sannio Beneventano.

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