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Benevento. Langue il commercio, la categoria stigmatizza l’Amministrazione Mastella

09/12/2018
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Da più parti si alzano cori che di natalizio hanno ben poco, anzi tutt’altro.

Monta in città la protesta dei commercianti che sono in rivolta contro le decisioni e le non decisioni dell’aministrazione targata Mastella che ha in Luigi Ambrosone l’assessore al ramo.

Tante le questioni sul tappetto ma il coro sembra unanime contro l’assessore ed il sindaco, giustamente accomunati nella sorte.

Orbene, la questione è molto profonda e delicata e, oltrechè venire da lontano, non può non essere riferita  anche alla situazione di crisi che attanaglia il paese. Le associazioni di categoria però contestano a gran voce un mancato coinvolgimento nelle decisioni o, almeno, un ascolto preventivo delle problematiche con i suggerimenti delle possibili soluzioni, salvo poi prendere le decisioni che attengono alla giunta. Questo, invece, nel caso delle chiusure al traffico del centro, ultima contestazione in termini di tempo, pur con la legittimità e l’obbligatorietà della decisione, non è avvenuto.

Pesa ancora sull’Assessore la questione dei dehors e la “ribellione” contro di lui sia dei commercianti del centro storico che delle commissioni consiliari. Un atteggiamento più conciliante da parte di Ambrosone, almeno nei confronti dei rappresentanti delle commissioni,  non sarebbe stata cosa sbagliata.

Insorgono i commercianti di Via Nicola Sala, Via Flora e zone limitrofe che lamentano il mancato ascolto delle loro richieste da parte del Sindaco e dell’Assessore alle Attività Produttiva nonchè in questo caso anche dell’Assessore alla Mobilità per la risoluzione delle problematiche esistenti che stanno creando non pochi disagi agli esercenti commerciali.

Da non dimenticare poi la protesta di quasi due mesi fa dei commercianti di Via del Pomerio in relazione alla chiusura della via per i lavori alla scala mobile di accesso agli uffici comunali.

Insomma ce ne sarebbe altre ancora da ricordare ma su tutto emerge un comun denominatore : il mancato raccordo tra chi comanda, Sindaco e Assessore, e chi subisce le decisioni, commercianti.

Esistono però le associazioni di categoria e quindi sarebbe auspicabile che, in un momento storico di difficoltà commerciale come questo, ci si confrontasse e, nel rispetto delle norme prima e delle esigenze di chi deve operare dopo, si prendessero le decisioni. E questo a prescindere da uno sterile, inutile e borioso richiamo a regolamenti e norme per definire le proprie competenze e sfuggire al confronto.

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