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AMTS, Fausto Pepe: “la Corte di Appello e poi la Cassazione hanno dato ragione all’operato della mia Amministrazione”

19/10/2018
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“Finalmente una risposta, se pure molto parziale e non direttamente dal socio unico Mastella” scrive Fausto Pepe.

Innanzitutto tengo a precisare, continua l’ex primo cittadino,  che la questione posta in discussione non è se il comune è ancora proprietario degli immobili destinati alla AMTS spa previsti nella delibera del 2 febbraio 2015 a garanzia dei creditori, ma se gli stessi sono ancora “vincolati” a tale scopo.
Ad omologa del concordato avvenuta infatti, assieme agli utili del Piano di Gestione della AMTS, la vendita di tali immobili avrebbe dovuto garantire il pagamento di tutti i creditori, cosa questa obbligatoria proprio per diritto fallimentare.
Affermare che i beni indicati nella delibera del 2 febbraio 2015 sono di proprietà del Comune quindi è sufficiente.
Tra l’altro dalla stampa è emerso che nell’ultima seduta di assemblea il socio unico Mastella su questo argomento non ha fornito risposta, riservandosi approfondimenti (sic!). Questo elemento depone ulteriormente a favore della “indisponibilità” dei beni, poiché è strano che il socio unico Mastella non conosca gli atti amministrativi che lo stesso Comune nel tempo ha posto in essere.
Il socio unico Mastella, tramite la Serluca, afferma inoltre che il Tribunale di Benevento ha ritenuto non esecutiva la sentenza della Corte di Appello, tentando così di rendere corresponsabili di tali scelte ammnistrative i commissari/curatori. Il tribunale di Benevento ha solo adottato il rinvio dell’udienza di omologa del concordato, ma questo non giustifica la mancata costituzione del Comune nel ricorso per Cassazione né In ogni caso il disimpegno economico rispetto agli impegni indicati nel verbale di assemblea dei soci del 02.02.2015, posti a presidio dei creditori dell’AMTS spa.
Forse qualcuno “sperava” nella conferma del fallimento della AMTS spa, ma la Corte di Appello e poi la Cassazione hanno dato invece ragione all’operato della mia Amministrazione.
La Serluca evoca il ricorso per “revocazione”, omettendo però di dire che tale ricorso non consente alla curatela di rimanere a gestire la società, poiché si ritorna nella procedura di concordato, tant’è che il socio unico Mastella ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione, assegnandogli il preciso incarico di verificare la possibilità di liquidare la AMTS spa. Anche questa volta però si dimentica di dire che l’appuntamento con l’udienza di omologa del concordato è sempre attuale, e che senza atti modificativi della volontà del socio unico Mastella, la volontà che “resta” per AMTS spa è quella della assemblea del 02.02.2015.
Altro argomento sul quale il socio unico Mastella non proferisce parola, nemmeno per bocca della Serluca, è nella sequenza degli atti amministrativi prodotti dal Comune nell’anno 2016, in particolare dove viene affidato a privati il TPL e le aree di sosta della Città, mettendo in atto una strategia di “parcelizzazione” degli affidamenti, ovviamente a discapito della AMTS spa. Nella gara di cui alla delibera n. 19 del 2014 come base d’asta venne previsto un “aggio” per le aree di sosta del 13% a favore del Comune, che negli anni successivi diventava il 15%, negli atti prodotti dalla Amministrazione Mastella si sancisce invece che i privati devono pagare un aggio inferiore a quello che avrebbe dovuto pagare la AMTS spa!
Inutile aggiungere in ultimo, conclude Pepe, che ogni soluzione che verrà, che prevede pagamenti ai creditori in misura inferiore a quella prevista dal piano allegato alla delibera del 02.02.2015, va BEN ARGOMENTATO!

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