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Parla Anna Molinaro la mamma della bimba affetta da tubercolosi

16/06/2012
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Stamattina la signora Monica Anna Molinaro alle ore 10,30 presso la sede dell’Associazione “Fuori dal coro”, sita in Benevento, alla Piazza S.Maria n.3, ha voluto incontrare la stampa in una conferenza che ha avuto come argomento “I vuoti di memoria del Primario della divisione di pneumologia dell’A.O. Rummo dopo la sospensione. Calpestato il dolore di una mamma”. All’incontro era  presente anche il Presidente dell’Associazione, il dr Giuseppe De Lorenzo.

I genitori della bambina

Dalle parole della signora si sprigionava tutta l’angoscia, il dolore e la tristezza di una mamma mentre raccontava tutti i momenti salienti di questa storia, per fortuna a lieto fine per la salute della bimba. Da quel 29 aprile tutto era cambiato:ospedali, asl, dottori, primari. Il 13 aprile la signora,suo marito e la bambina si trovavano allo studio del dott.Spinosa “che urlava, che non poteva ricevere e che non avrebbe ricoverato la bambina per paura di un contagio con gli altri pazienti del reparto.”La signora Anna e il marito erano disperati,non sapendo cosa fare chiamarono al call center del reparto di Reumatologia di Roma,che subito la misero in contatto con la dott.Parbeo che  appena arrivati all’ospedale ha ricoverato la bambina presso il reparto di pneumologia del” Bambin Gesù di Roma”.L’intero staff del reparto era rabbrividito alla gravissima situazione in cui versava la bambina. Sono forse eroi quei dottori-esclama la signora-che subito si sono messi a disposizione con gentilezza e altruismo? Per cosa si riconosce un medico?” Anche il presidente dell’ordine dei medici Enzo  Luciani conosceva il dramma che aveva colpito la signora,la bimba, l’intera famiglia dimostrando di essere sempre corretto e giudizioso. La signora esclama inoltre: “Del Donno si prenda le proprie responsabilità!  Deve ammettere di aver sbagliato! Deve mostrare umiltà – continua – perchè essere uomini non significa non essere umili.”

“Del Donno manca di professionalità,non curarsi di una bimba cosi piccola! Si chiamano medici solo se si cacciano 180 Euro?- si chiede la signora – o indipendentemente  da quello che fanno ma solo per amore nei confronti degli altri? La professionalità si palesa quando ci si mette in campo. Io povero cittadino che posso fare? Ci sono tre versioni- incalza la Molinaro – che del Donno ha dato alla stampa.La prima : muovere un  politico; la seconda:  non conosceva la situazione per via del mancato triage al pronto soccorso; la terza: le avrebbe fatto la broncoscopia. La politica con la medicina non deve avere nulla a che fare, – afferma ancora la signora – lì a Roma abbiamo incontrato professionalità,accoglienza e disponibilità,senza che nessuno ci conoscesse con medici eccellenti e preparati”.

Continua dichiarando  inoltre che la notizia della sospensione dall’esercizio della professione del dott Del Donno è stata in famiglia ben accolta:”è un giusto esempio,perchè i medici devono essere indipendenti dal fattore denaro,devono scendere prontamente in campo,ma quando non si è all’altezza di curare una determinata cosa, deve farsi da parte.”

Per il dottore De Lorenzo il problema risiede nella politica,”la verità è che Del Donno voleva la benevolenza,la riverenza del politico di turno”. Ha dichiarato inoltre De Lorenzo  che non vuole minimamente che si mette in mezzo la sua famiglia, soprattutto il direttore Giampiero Berruti dell’ospedale che egli considera proprio un “suo fratello” e la moglie “la figlia che non ha mai avuto”.”Questo era il diritto di una bambina,il diritto di un cittadino e non doveva trasformarsi in un debito politico”.

Il dottor Giuseppe De Lorenzo

La signora ha raccontato anche di una telefonata avuta in privato con l’avvocatoNicola  Boccalone ,con la quale l’avvocato le ribadiva che se si fosse rivolta a lui,ad un politico, tutto questo non sarebbe successo.La signora ancora non si capacita: “E’ mai possibile non curarsi di una bambina in questo stato? Non è arrivata al pronto soccorso con una febbricola ma è arrivata con una tubercolosi miliare con versamento polmonare  e il dottore sarebbe dovuto scendere subito in campo. Dov’era? Doveva fare il medico!”

“Ho voluto incontrarvi oggi perchè questa non è solo la mia battaglia,ma di tutti e per far si che qualcun’altro non si ritrovi nella mia stessa situazione”. La signora Molinaro si è complimentata anche con il dott. Bozzi del centro radiologico di Benvento in quanto non essendo presente in quei giorni il dottore  addetto, immediatamente ha provveduto di persona refertare la radiografia . “Questa è l’onestà e la professionalità di un medico” –  ha cpncluso la signora.

Per inciso ai due genitori l’Asl di Benevento non ha praticato neanche la profilassi dovuta per legge per mancanza di presidi.

Servizio e foto di Lucia Chiusolo

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