Forza Italia scende sul territorio con i suoi pezzi da novanta locali, e prova ad alzare la voce in tema di rifiuti e suoi smaltimenti. Dalla Regione a dare forza alla voce azzurra di Sandra Lonardo anche l’ex Governatore Stefano Caldoro, il presidente del gruppo di Forza Italia a Santa Lucia Armando Cesaro, ed i dirigenti locali del partito.
Giro dei siti incriminati, Sassinoro sede dell’impianto di compostaggio che si vorrebbe realizzare, Stir di Casalduni e poi incontro con gli operatori dell’informazione al comune di Fragneto Monforte.
Tutti hanno puntato il dito sulla gestione dei rifiuti targata Pd, dal nazionale con Renzi al regionale con De Luca. Punta di diamante dell’incontro è stato proprio l’ex Governatore Caldoro indicato dai sindaci del comprensorio come esempio di correttezza istituzionale nel mentre De Luca è stato accusato di non aver fatto nulla da quando ha sostituito proprio Caldoro a Palazzo Santa Lucia anzi le infrastrutture, sono peggiorate per effetto dell’approsimazione assoluta con la quale si opera in Regione che portano ad avere un territorio pieno di immondizia e, paradosso insopportabile, a pagare in provincia di Benevento le tasse più alte producendo meno rifiuti e più indifferenziata.
Ma Caldoro ha rincarato la dose addebitando le colpe di tutto ciò al Governatore attuale Vincenzo De Luca che vuole far pagare la crisi alle province interne. Sempre De Luca, insieme a De Magitris, ha poi permesso il cambio di destinazione d’uso di alcuni territorio in modo da non permettere la costruzione dei due termovalorizzatori, appunto uno a Salerno e l’altro a Napoli, che avrebbero evitato di avere tutti questi piccoli impianto disseminati nelle province con una ricaduta sulle tariffe che sarebbero state in tal modo dimezzate.
C’è poi anche la questione delle ecoballe e del loro smaltimento, parliamo di una quantità di circa 6 milioni, così come promesso da Renzi e De Luca, cosa che è avvenuta in una minima parte addirittura inferiore al conferimento fatto, che dimostra che c’è un piano di smaltimento che non ha ne capo ne coda, ha detto Caldoro, e che pone seri dubbi su dove verrà realizzata la maxi discarica prevista nel progetto approvato dall’Unione Europea.
Intanto ora la battaglia si sposta a Napoli per “stoppare” l’insediamento dell’impianto di compostaggio a Sassinoro e per portare via dal Sannio le 65.000 ecoballe presenti, in attesa dell’elezioni del Presidente dell’Ato Rifiuti che ci sarà il 28 Settembre prossimo.