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Fabio Solano : ” Dò le dimissioni per responsabilizzare e velocizzare i tempi”

12/09/2018
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“Abbiamo bisogno di ruoli chiari e figure che si mettono al lavoro da ieri” ha dichiarato Fabio Solano Amministratore oramai dimissionario della Samte.

“La Samte nella sua gestione quotidiana fa tutta una attività che è sottoposta alla condizione risolutiva della partenza dell’Ato. Ma possiamo andare avanti così ? ” Un fiume in piena Fabio Solano nella sua conferenza stampa di questa mattina. E’ da subito apparso chiaro che l’amministratore della società era ormai un bomba ad orologeria pronta a scoppiare dopo aver ingoiato nei giorni passati tutta una serie di attacchi volti alla ricerca, come ha detto, del colpevole, anzicchè tesi al superamento, tutti insieme comuni, provincia, regione, Ato e Samte, della fase emergenziale. Ed ora, davanti a chi contesta anche le risultanze dell’Arpac che attestano che i valori limiti non sono stati superati Solano ipotizza  un reato di procurato allarme in questa situazione drammatica da parte di chi continua a soffiare sul fuoco, è proprio il caso di dirlo.

L’evento del 23 però ,ha continuato Solano, nella sua drammaticità ha scoperchiato una pentola che è la crisi della filiera dei rifiuti in Campania e nelle ore immediate è stato una corsa a mettere al centro delle colpe la provincia e la Samte. Ci sono stati attacchi frontali ma nessuno ha mai detto che il mancato pagamento alla Samte è una ipotesi di sabotaggio di una figura pubblica. Ed infatti l’unica causa per la procedura concorsuale di cui siamo oggetto è solo da ascriversi al mancato pagamento dei comuni. Abbiamo ancora crediti per circa 6 milioni e mezzo dai Comuni ed alcuni sindaci dei comuni maggiormente indebitati dicono pure che la Samte è morta;  ma allora l’Ato è morta nella culla!
I mancati pagamenti, ha ribadito l’amministratore, sono profili di responsabilita non politica ma civile perché potrebbero esserci danni erariali. Inoltre poi addebbitare i costi solo alla nostra provincia non è giusto perché i rifiuti trattati non sono solo nostri. Io ho redatto anche  un atto in proposito, il 16 marzo 2018, mandato ai comuni, Prefettura e provincia al quale nessuno ha risposto.

Farò di tutto per far emergere  le responsabilita ed ognuno poi sarà chiamato per le proprie. Ho avuto difficoltà, anche umana, a leggere le attività che stanno ponendo in essere sulla Samte, quando poi nessuno ha mai risposto ai miei inviti. Oggi sento dare  tante soluzioni, abbattere, spostare  le discariche etc. ma pensate ad esempio, che nella discarica di Sant’Arcangelo la Samte non ha messo mai un grammo di rifiuti. Quindi non è vero che facciamo assalto al territorio e queste cose non mi lasciano sereno nei confronti di possibili colloqui.
La Samte avrebbe bisogno di interagire in questo momento con comuni provincia e regione ma solo la provincia è stata al nostro fianco. Ad oggi ho la percezione che non si vogliono assumere responsabilità e decisioni anche impopolari e quindi io devo alzare l’attenzione su questo problema per sollecitare l’Ato. Nelle prossime ore darò le dimissioni per provocazione affinché le carte arrivino sul tavolo dell’Ato. I cittadini devono chiedere ai propri ammimistratori se c’è stato un esatto trasferimento dall’incasso alla Samte. Devono spiegare i loro adempimenti non fatti ed io spiegherò i miei in questi 5 mesi.”

Sulla situazione allo Stir ed all’attuale conferimento rifiuti Solano ha precisato : “I rifiuti bruciati oggi sono stati posti a sequestro e stiamo aspettando la codificazione per smaltirli. In ogni caso è stato accertato che i valori limiti non sono stati superati e quindi non ci sono danni nell’atmosfera e di ricadute sul territorio.

Ci siamo attivati per trovare i siti di discarica poi sono stati i sindaci a fare le trattative perché noi non facciamo raccolta e quindi se avessimo deciso chi scaricare dove, avremmo fatto una illegittimità.
Allo stir se non si libera l’impianto dei rifiuti combusti non possiamo dire quando potrà ripartire l’impianto. Ma li è tutto sotto sequestro e ci devono autorizzare per accedere. Poi devono dissequestrarli per poterli portare a rifiuti. Immagino che non in molto tempo potrebbero autorizzarci allo smaltimento atteso che al momento sono anche scoperti per cui chiederemo almeno di stenderci  un telo sopra.
Intanto ieri ci hanno autorizzato l’installazione di un impianto di video sorveglianza complessivo. Negli ultimi giorni  abbiamo sopperito con guardie giurate armate.”

Ed ancora una amara constatazione : ” Questo evento ha fatto emergere oltre le criticità anche la fragilità della struttura relazionativa ed operativa e non si vuole capire che ora invece bisogna fare tavoli con comuni provincia e regione per risolvere il problema. Ad ogni modo continuerò l’azione di recuperaro crediti e quando arriveranno gli atti in parecchi storceranno la bocca.”

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