Il primo cittadino si è rivolto al Ministero delle Infrastrutture per una pronta risoluzione del problema. Michele: “tale importante ponte è chiuso al traffico dal 2015. Una situazione davvero insostenibile per tutti gli automobilisti e abitanti della zona”
di Lino Santillo
Ritorna l’antica e atavica vicenda della questione legata al ponte sul fiume Tammaro a Pesco Sannita. Una vicenda che a più riprese il “Sannio Quotidiano” ha portato all’attenzione dei lettori in antemprima e in particolare le vivaci proteste del sindaco Antonio Michele e dell’intero gruppo amministrativo. “Per quanto attiene tale annosa vicenda – dichiara il primo cittadino – ho inviato nota di sollecito al Ministero delle Infrastrutture e per conoscenza al prefetto di Benevento per intervento ponte sul fiume Tammaro chiuso al traffico dall’ottobre 2015.
A seguito di ciò la strada statale 212 di collegamento tra l’abitato di Pesco Sannita verso l’area del Fortore è interrotta.
Ad oggi nonostante i vari solleciti inviati, nulla è stato fatto e il tutto versa in uno stato di totale abbandono.
Mi riferisco nello specifico, al ponte sul fiume Tammaro della strada Statale 212 nel tratto di confine tra i comuni di Pesco Sannita e Fragneto L’Abate. Tale struttura rimase gravemente danneggiata a seguito degli eventi alluvionali dell’ottobre 2015, tanto da essere totalmente interdetta al transito con consequenziale interruzione della viabilità della strada statale 212. Tutto ciò, – rimarca il sindaco Antonio Michele – ha comportato, e comporta, gravi disagi al territorio interessato essendo venuta meno una delle arterie principali delle aree interne della Campania. A tutt’oggi, a distanza di circa tre anni dal disastroso evento, a nulla sono valsi i vari solleciti nei confronti di Anas s.p.a, che giustifica lo stato d’inerzia con la mancanza di finanziamenti da parte del competente Ministero. Tale situazione provoca notevoli disagi per gli abitanti dei luoghi costretti a fare lunghi percorsi per raggiungere i centri abitati e le altre arterie principali e, tra l’altro, non possono usufruire neanche dei servizi del trasporto pubblico in quanto interrotto. Tanto con gravi danni all’economia della zona già fortemente precaria. Oltretutto tale opera, – termina il primo cittadino – rimasta totalmente abbandonata a se stessa, costituisce un grave elemento di pericolo in caso di esondazioni del Fiume Tammaro che è l’unico elemento di deflusso della diga di Campolattaro. Il nostro intento rivolto alle autorità competenti è quello di procedere con urgenza alla risoluzione del problema, in modo tale da ripristinare la viabilità interessata e nel contempo eliminare un grave elemento di degrado ambientale e di pericolo per il territorio.
Tags: comune pesco sannita
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