venerdì 19 Aprile 2024 Benevento: è appena partita la campagna di crowdfunding dell’ASD Atletico Brigante | infosannionews.it venerdì 19 Aprile 2024
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Benevento: è appena partita la campagna di crowdfunding dell’ASD Atletico Brigante

08/08/2018
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La campagna di crowdfunding dell’ASD Atletico Brigante per sostenere l’iscrizione al prossimo campionato FIGC e costi annessi. Sostieni l’Atletico Brigante. Un altro calcio è possibile,… Di seguito il link:https://www.gofundme.com/support-atletico-brigante.
L’ Atletico Brigante è la squadra di calcio popolare antirazzista e meticcia del Sannio, è una comunità, una famiglia.

“Abbiamo cominciato con lo sport perché è uno strumento molto efficace per avvicinare le persone, con l’obiettivo di trasmettere le nostre idee di solidarietà, libertà, uguaglianza, contro ogni razzismo, fascismo e sessismo. Contro la logica del calcio business  – fanno sapere – abbiamo voluto praticare l’eresia del calcio dal basso, autogestito, quello che abbiamo sempre amato, giocato in ogni strada ed angolo del mondo senza permessi né divieti, il vero calcio: quello figlio del popolo.
Ma in questi anni le esigenze e i bisogni delle persone con cui condividiamo questo percorso ci hanno portato ad allargare il nostro raggio d’azione. Così abbiamo avviato anche una scuola d’italiano, uno sportello ed un’assemblea permanente di migranti e solidali a Benevento, che ha dato vita e partecipato a diverse mobilitazioni per la dignità e i diritti di tutti/e.

Siamo una comunità in cammino, aperta al contributo di chiunque, escluso chi porti avanti idee che vanno contro i nostri principi fondativi. Ogni attività dell’Atletico Brigante è gestita in maniera orizzontale e tutte le decisioni vengono prese in assemblea cercando sempre di prenderle all’unanimità”.

LA CAMPAGNA DI FINANZIAMENTO: MOTIVI E OBIETTIVI

“Due anni fa, dopo due stagioni passate sui campi della provincia sannita nei campionati di terza categoria FIGC, avevamo deciso di non iscriverci più, essenzialmente per due ragioni: gli ostacoli normativi per il tesseramento di calciatori migranti e l’eccessivo costo dell’iscrizione e dell’affitto degli impianti sportivi.
Per il primo aspetto le problematiche riguardavano l’articolo 40 comma 11 del NOIF (Norme Organizzative Interne della FIGC) che doveva essere abrogato già da diversi anni ma ancora vigente quando noi abbiamo partecipato ai campionati FIGC.

All’interno di questo articolo erano presenti due discriminanti che impedivano la partecipazione attiva dei migranti: il vincolo del possesso di un permesso di soggiorno con scadenza non precedente al 31 Gennaio dell’anno successivo all’inizio della stagione calcistica; l’attestazione del “certificato di residenza” del comune in cui viveva il migrante.
Entrambe queste richieste costituivano una vera e propria discriminante, in quanto collidevano con la situazione giuridica, in molti casi precaria e soggetta a condizioni di temporalità, dei migranti.

Sin da subito abbiamo cercato di far emergere questa contraddizione, denunciando la matrice razzista di tale normativa. Visto che per noi questo era stato uno dei maggiori motivi della scelta di non iscriverci più in FIGC abbiamo partecipato con grande entusiasmo all’iniziativa partita dalla rete Sportallarovescia di federare le associazioni sportive di tutta Italia nella campagna We Want to Play, la quale ha ottenuto un’importante vittoria con l’abolizione dei vincoli temporali che impedivano il tesseramento di atleti provenienti da paesi extra UE, permettendo così a tutti la partecipazione ai campionati federali .

Una vittoria importante che per noi ha cambiato molto le carte in tavola, portandoci a ripensare seriamente ad una nostra partecipazione al campionato di terza categoria FIGC.
A questo va aggiunto anche che, per quanto riguarda l’aspetto economico, abbiamo notato come ci sia stata in questi anni una maggiore attenzione sull’abbassamento dei costi, grazie alle sollecitazioni di quasi tutte le squadre iscritte nelle categorie inferiori come la terza, le quali, nella nostra provincia, sono essenzialmente espressione di piccole comunità ed hanno una gestione molto simile alla nostra, dal basso e senza grossi mezzi economici.

Insomma, essendo venuti meno i principali motivi che ci avevano spinto a lasciare la FIGC per proiettarci su tornei amatoriali, abbiamo deciso di riprendere il percorso che avevamo interrotto. Questo perché abbiamo sempre impostato il nostro cammino sull’autocritica, sul porci continuamente domande, e soprattutto sull’ascolto degli altri, di chi ci sta attorno, di chi è dalla nostra stessa parte. E visto che tantissime persone ci hanno più volte esortato a ritornare, oggi crediamo sia arrivato il momento per noi di fare un piccolo passo indietro rispetto alle decisioni prese un paio di anni fa, per farne moltissimi in avanti tutte e tutti insieme, ritornando a calcare insieme quei campi polverosi di provincia che tanto abbiamo amato e amiamo tuttora.

Per farlo però abbiamo bisogno del vostro aiuto perché i primi due anni abbiamo dovuto fare ricorso a tutte le nostre energie fisiche, economiche e nervose per riuscire ad esistere e resistere, circostanza che ha avuto grosse ripercussioni sul piano organizzativo e dei risultati. Quindi per ripartire, vogliamo farlo nel migliore dei modi, dimostrando che questa non è solo una bella storia ma anche una strada percorribile, che porti a dei risultati concreti, che sia vincente. Per migliorare, per crescere, però, abbiamo bisogno di una grossa spinta da parte vostra, da parte di chi ci sostiene. Il primo passo è purtroppo sempre quello relativo ai costi perché, nonostante si siano abbassati, comunque restano molto elevati per le nostre tasche perennemente vuote. Infatti non ci sono solo i costi dell’iscrizione, ma anche quelli legati al campo, alle attrezzature sportive, ai trasporti per le trasferte…

Crediamo che in questi anni, soprattutto in un territorio non facile come il nostro, abbiamo messo le gambe ad una splendida utopia, stanchi della rassegnazione e desiderosi di provare a costruire una realtà diversa. L’abbiamo fatto perché siamo realisti ed esigiamo l’impossibile, ma per continuare a farlo, per alimentare ancora questa utopia, abbiamo bisogno di tutto il vostro supporto. Quindi sosteneteci con una donazione che ci permetterà di iscriverci senza problemi al campionato e di sostenere le altre importanti spese accessorie (affitto campo, attrezzature e trasporti). Ma soprattutto percorrete questa strada insieme a noi, dentro e fuori i campi di calcio di tutta la provincia!”

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