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Multa di 800mila euro all’anno per una discarica pericolosa in Campania, ma nessuno sa dove si trova.

12/06/2018
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La UE risponde a Pedicini (M5S).

La Commissione Ue ha risposto ad una interrogazione dell’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini, per fare chiarezza su una discarica abusiva di rifiuti pericolosi presente in Campania di cui non è nota l’ubicazione e per la quale l’Italia paga ogni anno alla Ue una multa di 800 mila euro per la mancata bonifica.
In particolare, Pedicini aveva chiesto alla Commissione di spiegare perché l’Italia è sottoposta ad una sanzione per una discarica che non è mai stata identificata e se gli uffici Ue fossero in possesso di informazioni più precise.
Nella risposta la Commissione ha fatto sapere che “l’elenco delle discariche abusive per regione, sottoposte alle condanne della Corte di giustizia Ue, è basato sulle informazioni ottenute nel corso di diverse inchieste e sulla documentazione ufficiale fornita dal paese sanzionato. L’Italia – ha sottolineato l’organosmo esecutivo di Bruxelles – ha ammesso l’esistenza di una discarica contenente rifiuti pericolosi in Campania, senza però specificare il nome e l’ubicazione del sito. In base alla sentenza del 2 dicembre 2014 della Corte Ue, la Commissione ha continuato a valutare le informazioni trasmesse dall’Italia con cadenza semestrale. L’Italia – ha aggiunto la Commissione – non paga più sanzioni per le discariche che sono state rese conformi. Ad oggi le informazioni trasmesse non hanno riguardato la discarica menzionata, ragion per cui la Commissione non è in grado di affermare che questo sito, identificato dall’Italia come deposito di rifiuti pericolosi ubicato in Campania, sia stato reso conforme a seguito della sentenza della Corte di giustizia”.
“Questa situazione – ha commentato Pedicini – è assurda e inaccettabile. Non è possibile che la Regione Campania e le autorità italiane abbiano dichiarato alla Ue che esiste una discarica abusiva contenente rifiuti pericolosi, senza indicare il sito dove si trova. Contestualmente – ha aggiunto -, ritengo inconcepibile che la Commissione Ue, pur di incassare i proventi della sanzione, si affidi solo ai dati comunicati dall’Italia, senza approfondire, verificare e pretendere che ci sia chiarezza sul caso di una “misteriosa” discarica abusiva e pericolosa che mette a rischio la sicurezza e la tutela ambientale di un’area e dei cittadini che vi risiedono. E’ una vicenda assurda e paradossale che evidenzia ancora una volta l’incapacità e il pressapochismo della giunta regionale campana presieduta dal governatore De Luca e le tante contraddizioni e incongruenze delle regole e dei provvedimenti della Commissione Ue. Purtroppo – ha evidenziato l’eurodeputato – a pagare sono sempre i cittadini, sia perché ogni anno vengono sprecati 800 mila euro di fondi pubblici per pagare la multa alla Ue e sia per la presenza della discarica abusiva che continua ad inquinare.
Ricordiamo – ha concluso Pedicini – che oltre a questa discarica “misteriosa”, in Campania ci sono ancora altre otto discariche abusive da bonificare o da chiudere ai sensi della sentenza di dicembre 2014. Per queste discariche, che costituiscono un grave rischio per la salute umana e l’ambiente, vengono pagati, ogni sei mesi, 200mila euro di multa per le discariche senza rifiuti pericolosi e 400mila euro per le discariche con rifiuti pericolosi”.

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