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Roberto Vecchioni chiude il Festival filosofico: “La felicità è vivere”

22/03/2018
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Capacità di raccontarsi, un buon comunicatore che ha fatto della sua musica un mezzo perfetto per quella diffusione di una cifra stilistica unica, emblema di una feconda pagina musicale del cantautorato italiano.


Roberto Vecchioni, come un buon saggio e vecchio docente di Liceo, ha incantato il folto pubblico presente per l’ultimo appuntamento del 4° Festival Filosofico del Sannio, organizzato dall’associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia”, presso il Teatro Massimo di Benevento.

La sua lectio magistralis è stata incentrata sul tema “La vita che si ama”, che è anche il titolo del suo ultimo libro.
Il noto cantautore milanese ha dialogato con la presidente dell’associazione, Carmela D’Aronzo, la quale ha ripercorso brevemente le tappe salienti della sua carriera, tra scrittura, musica e docenza.

“Un libro interessante che racchiude la sua vita, scritto sotto forma di lettera ai suoi figli”, ha detto l’organizzatrice.
Il vincitore del Festiival di Sanremo 2011 ha sottolineato nel suo intervento la felicità e la positività della vita; lo si vede inoltre dalle tematiche dei suoi successi, delle sue canzoni indimenticabili, delle vere poesie in musica.
È poi venuto fuori il suo status di ex docente di greco e latino: “A scuola si va per diventare persone, per costruire come siamo noi dentro. E l’insegnante non è un giudice, ma un accompagnatore.”
Poi, rivolgendosi alla platea, attraverso il racconto di alcuni miti, rifacendosi alla tragedia greca ha fatto un’analisi ed una lezione sui classici per ‘estrarre’ preziosi insegnamenti.

Molto critico sull’argomento dei social network: “In passato c’era più spazio per il sogno, adesso il sogno è ristretto. Credo che i giovani debbano mangiare sogni ed i social, purtroppo, hanno tolto fantasia e volontà personale”.

L’ospite, che attualmente insegna Forme di Poesia in musica presso l’Università di Pavia, si è espresso cosi: “Credo sia la cosa più bella che ci possa capitare quella di vivere, di esserci, di esistere e quindi di prenderla tutta com’è. La felicità c’è sempre, va soltanto catturata e riconosciuta. Inoltre – come scrive nel suo testo – la voglio addosso come la febbre”.La felicità non è l’essere allegri e gioiosi, ma è invece l’intero pacchetto della vita, che non è una peregrinazione nella storia, ma è una continua dinamicità”.
A seguire un invito a dedicarci alle passioni: “Dobbiamo crearci il nostro tempo verticale che non si muove, rispetto a quello orizzontale dove tutti noi ci troviamo”.

Secondo il creatore della canzone “Samarcanda”, “tutti noi ci adeguiamo all’ovvio e al sentire comune divenendo massa, quindi manca l’originalità e la vera espressione dell’io”. Tra aneddoti e curiosità di vita, ha innanzitutto risposto alle domande dei ragazzi, raccontando pezzi di vita assieme a suo padre. Vecchioni ha parlato anche del prossimo lavoro discografico in uscita a fine settembre: “Credo che sarà il più bel disco della mia vita”.

In seguito sono state consegnate le borse di studio ai ragazzi vincitori del concorso “Io filosofo”, a cui hanno partecipato 100 studenti provenienti dagli istituti di istruzione superiore di Benevento e Provincia. Sono risultati vincitori delle tre borse di studio offerte dall’Università del Sannio:
• Prima classificata: Angela Macolino – Classe I F – Liceo Classico “ P. Giannone “ ( BN)
• Secondo classificato: Daniele Vernillo – Classe V sez. E –Liceo scientifico “ G.Rummo (BN)
• Terza classificata: Caterina Cuozzo – classe IV sez. A – Liceo Classico “ A. Lombardi “ di Airola (BN).
La borsa di studio offerta dalla famiglia Cocca in memoria del prof. Diodoro Cocca è stata attribuita a Maria Giovanna Russo – classe V sez. B. S.A. – Liceo Statale “ G.Guacci “(BN).
L’artista si è poi dedicato al firmacopie del suo volume, incontrando tantissimi fans.

Intanto, a conclusione di questa edizione della manifestazione, è stato annunciato che il tema del prossimo anno sarà “La Ricchezza”.

di Emilio Spiniello

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