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Fioravante Bosco, ha partecipato alla IX giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri edili.

18/03/2018
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Il segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento, Fioravante Bosco, ha partecipato alla IX giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri edili, organizzata da Federarchitetti di Benevento.

L’iniziativa è promossa con l’obiettivo di sottolineare la necessità della cultura della sicurezza, sostenuta e condivisa non soltanto dagli addetti ai lavori, ma dall’intera collettività, stante il perdurare del fenomeno delle “morti bianche” sui luoghi di lavoro e, in particolar modo, sui cantieri edili, tant’è che quest’anno lo slogan era “Sicuri in sicurezza”, ovvero quello di sottolineare il progresso normativo e culturale del settore, in oltre vent’anni di applicazione della legge, al fine di garantire la sicurezza delle maestranze nei cantieri.
Bosco, nel suo breve intervento, ha sottolineato come, “pur essendo trascorsi ormai 24 anni dalla prima norma sulla sicurezza (il decreto legislativo n. 626 è del 1994), si continui a parlare di morti bianche nell’ambito dei cantieri di lavoro edili. L’Italia ha 30.000 stazioni appaltanti pubbliche, troppe: ne basterebbero un centinaio e si eviterebbero tanti episodi di corruzione che scaturiscono proprio dall’allegra gestione degli appalti. Nonostante gli interventi della Magistratura e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione non siamo ancora riusciti a debellare la corruzione, un male terribile che affligge amministratori e tecnici disonesti, con gravi ripercussioni sulla voce relativa alla sicurezza, che in ultima analisi ne subisce le conseguenze negative. Informazione ai lavoratori, formazione di tutte le maestranze e uso obbligatorio dei dispositivi di sicurezza individuali sono i punti salienti del modo di fare sicurezza nei cantieri, ma vi è bisogno di una cultura ad hoc che parta dal rispetto delle norme imperative in tale campo. Gli addetti ai lavori devono ricordarsi che vi è un dovere supremo a tutelare l’incolumità delle maestranze, a contrastare il lavoro nero, a tenere ordinato il cantiere e a dare il giusto valore ai coordinatori della sicurezza, ai responsabili del servizio di protezione e a rispettare i piani di sicurezza. In conclusione – ha detto Bosco – forze sindacali e tecnici preparati possono fare di più, affinché opinione pubblica e classe dirigente pongano al primo posto la necessità di migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

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