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“Questi fantasmi!”: il genio di De Filippo a “Palcoscenico Duemila”

12/03/2018
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Una prova attoriale di livello per un grande commedia di Eduardo De Filippo, con la regia affidata a Marco Tullio Giordana.

Al Teatro Massimo di Benevento la “Elledieffe”, nell’ambito di “Palcoscenico Duemila”, ha presentato “La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo”, in “Questi fantasmi!”. La commedia in tre atti, scritta nel 1945, ondeggia tra il tragico ed il comico illustrandoci personaggi singolari. Pasquale Lojacono (Gianfelice Imparato) si trasferisce con la moglie Maria (Carolina Rosi, moglie del defunto Luca De Filippo) in un enorme appartamento a Napoli. Leggenda vuole che quell’edificio enorme sia infestato da fantasmi.
Il portiere Raffaele consiglia al nuovo padrone di casa di affacciarsi dal balcone per dimostrare spensieratezza ai suoi vicini, dato che spettri non ce ne sono. L’equivoco è centrale nel testo edoardiano.
Fanno da contorno le credenze popolari riguardanti un gran signore del Seicento che pare abbia murati vivi sua moglie ed il suo amante in quella casa; intanto a poco a poco viene fuori il rapporto tra marito e moglie, altamente in crisi.
La magia senza tempo di Eduardo si è vista soprattutto nel noto monologo-elogio del caffè con il suo confidente che mai appare in scena, il Professor Santanna, suo dirimpettaio.
Inganni e debolezze di coloro che appaiono in questa pièce contornata dalla sorpresa e dall’ingenuità del protagonista, il quale crede di avere a che fare con un fantasma benefattore, invece è soltanto l’amante della moglie.
Ben costruita è la scena in cui Pasquale scambia per fantasmi anche la moglie e i figli dell’amante della sua consorte.
Un testo scorrevole, ben interpretato e portato sul palco, dove ogni attore ha dato vita vera a quei soggetti. Un esempio perfetto è il portiere Raffale( Nicola Di Pinto).
Una comicità fantastica, caratterizzata da una paradossale ambiguità. Un finale surreale fa emergere il valore della compassione e del vero amore, motore grande per riconquistare un amore apparentemente perduto. In scena anche: Massimo De Matteo, Paola Fulciniti, Giovanni Allocca, Gianni Cannavacciuolo, Viola Forestiero, Federica Altamura, Andrea Cioffi.
Triste vicenda e sgarbata usanza quella dei cellulari accesi durante lo spettacolo, con diversi squilli uditisi in modo netto.
Una questione di rispetto e poca educazione nei confronti di chi è impegnato a dare il meglio di sé sul palco.
Prossimo appuntamento martedi 20 marzo con “Il sindaco del rione Sanità” di Eduardo De Filippo.

di Emilio Spiniello

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