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Coldiretti : La riformulazione dell’emendamento sui vocher è insufficiente.

24/05/2012
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“La riformulazione dell’emendamento sui voucher nell’ambito della riforma sul lavoro così come è scritta è insufficiente”.

E’ quanto afferma Luigi Auriemma direttore della Coldiretti sannita dopo la manifestazione di un migliaio di agricoltori, studenti e pensionati in piazza a Roma davanti al Senato che hanno manifestato per evitare la cancellazione dei voucher, uno strumento che concilia le esigenze di semplificazione, legalità e trasparenza con la possibilità di garantire un sostegno alle classi sociali che più sentono la crisi.
Dal 2008, anno in cui i voucher sono stati introdotti, anche in provincia di Benevento questo strumento ha avuto un grande successo con molti studenti e pensionati che ne hanno fatto uso per lavorare in agricoltura ed integrare, nel caso dei pensionati, il proprio reddito.
“I voucher – aggiunge il direttore Auriemma – nella nostra provincia sono molto utilizzati per quanto riguarda la vendemmia e senza l’utilizzo dei voucher la raccolta delle uve sarebbe andata in difficoltà da molto tempo. I voucher danno la possibilità da un lato agli imprenditori di avere manodopera disponibile dall’altra offre la possibilità ai pensionati di continuare a lavorare senza che questo incida sul livello pensionistico. Per i giovani abbiamo un doppio vantaggio: da un lato la possibilità di avvicinarsi al mondo rurale dall’altro rappresenta un reddito interessante anche per i giovani che senza voucher non potrebbero in alcun modo lavorare in agricoltura. Il voucher inoltre dà la copertura assicurativa per cui qualsiasi problema dovesse capitare in azienda è coperto sia il titolare d’impresa sia il lavoratore”.

Quasi il 25 per cento dei voucher per un totale di oltre 6 milioni è stato utilizzato in agricoltura dove sono stati introdotti in occasione della vendemmia 2008 (agosto) per essere poi estesi ad altre figure come pensionati e casalinghe ed altre attività.
“In questi anni – conclude Auriemma – i voucher hanno contribuito alla trasparenza nel lavoro dei tanti studenti e pensionati in cerca di un reddito occasionale da percepire in forma corretta, cosa che la norma cosi scritta non permetterà più, inducendo addirittura ad un ritorno di forme irregolari di occupazione. Ora questa gente, stabilmente impegnata in altre attività, non lavorerà più e se lo farà lo dovrà fare in nero perché non esiste altra forma ragionevole che intercetta questa reciproca disponibilità di studenti, pensionati ed imprese agricole”.

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