“Siamo sognatori noi giovani e giovanissimi dell’AC di Melizzano, sogniamo di poter realizzare una piccolissima fetta pulita di questo mondo caratterizzato da indifferenza e sopraffazione. Siamo svegli perché riconosciamo i nostri limiti”. Così Vittoria, una giovane di Melizzano nell’esprimere un suo parere al termine di uno dei tanti incontri formativi, in cui vengono affrontati temi e situazioni che hanno a che fare soprattutto con la vita di tutti i giorni: scelte, impegni, educazione e coraggio. Il tema si è sviluppato attraverso letture, discussioni e confronti di idee tra i Giovani e i Giovanissimi, ma la parte più proficua e coinvolgente è stata “ascoltare” alcune testimonianze di persone la cui vita è esempio di coraggio. Gli ultimi due testimoni ascoltati, in ordine di tempo, sono stati una signora di Melizzano, Rita, e un giovane di Telese Terme, Giuseppe. La signora ha raccontato della sua esperienza nel prendersi cura delle sorelle sofferenti e non del tutto autonome e autosufficienti. “Ci ha dimostrato – afferma Vittoria – attraverso la sua testimonianza di come, l’amore e la fede, ripaghino ogni sforzo e di come ogni sorriso e ogni “grazie” possano alleviare ogni stanchezza.
Altro significativo incontro è stato quello il giovane della nostra Diocesi, Giuseppe, che ha vissuto un’esperienza da volontario, per due anni, presso la casa famiglia di Trento “Villa Sant’Ignazio”, lontano dai suoi cari e dalla sua famiglia. Anche qui, importanti sono state le sue parole: “Avevo bisogno di coraggio… Trento è stato per me un dono del Signore… Avevo bisogno di passare dall’altra parte della riva… A volte ci manca il coraggio per fare delle scelte. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia coraggio. Questo coraggio me lo hanno dato i ragazzi che vivevano nella villa…Trovate sempre qualcuno che vi dia coraggio, ma non trovatelo nelle esperienze che portano alla morte…”.