Intervista a Carla Crafa.
di Emilio Spiniello
Quando e come hai scoperto di avere la Sclerosi Multipla?
I dolori iniziarono lungo tutto il lato sinistro, con un formicolio dal piede alla mano. Tutto questo è successo alla fine di aprile, i dolori non passavano e pensavo fosse causato dalla mia stanchezza, però più passavano le ore e più mi sentivo strana. Dopo un paio di giorni chiamai la mia amica dottoressa Pica, neuropsichiatra, raccontandole che non mi sentivo bene ed i vari sintomi. Durante la visita che mi fece, mi comunicò che avevo avuto una parestesia del lato sinistro, che non rispondeva più ai comandi e la prima cosa che ha fatto è stata quella di darmi del cortisone; poi man mano mi ha fatto fare una serie di indagini (risonanza magnetica, tac e analisi specifiche) ed in seguito mi consigliò un centro specializzato. Grazie ad internet conobbi il Centro Sclerosi Multipla e la dottoressa Roberta Fantozzi. Quest’ultima mi fece ricoverare al centro “Neuromed – Istituto Neurologico Mediterraneo” e dopo aver effettuato degli esami specifici, a giugno ho scoperto di avere questa malattia.
Come riesci a convivere con essa? In un primo momento non l’ho presa bene, è stato difficile perchè non ero più me stessa, poi man mano con le cure specifiche che mi sono state date e con un po’ di forza d’animo, sono riuscita ad andare avanti ed accettarla. Riesco a conviverci con santa pazienza e tanto spirito di volontà, senza mai abbattermi e tutto questo soltanto grazie alla fede, che mi ha aiutato molto anche ad avvicinarmi a Dio.
Che evoluzione sta avendo il tuo personale trattamento sanitario?
Io adesso sono sotto esame sperimentale di un farmaco. Penso che sto andando bene.
Cosa infonde in te la forza di combattere con il sorriso la malattia?
La voglia di vivere.
Sappiamo che sei impegnata nei servizi sociali e nel volontariato, come ti definiresti?
In realtà, ho dovuto lasciare a causa della mia malattia che mi impediva sia nel lavoro che nel volontariato, comunque con lo spirito io ci sarò sempre.
Come ti senti ad essere stata riconfermata dal presidente provinciale Ugo Dell’Unto, nel ruolo di Ambasciatrice AISM di Fragneto Monforte?
Ringrazio il dottore Dell’Unto per il rinnovo di questo incarico, significa che ha avuto fiducia in me già dal mese di settembre 2017. Mi sono molto impegnata con l’iniziativa “la Mela di AISM”, raccogliendo fondi per la ricerca sulla sclerosi multipla. Poi abbiamo fatto nel mese di ottobre il raduno delle mongolfiere – “in volo per un sorriso”, dove hanno partecipato tante persone con SM, capitanate dal presidente provinciale AISM.
Cosa ci puoi dire della grande famiglia dell’AISM provinciale?
Stupendi, bravissimi e grandiosi. Sempre disponibili ad aiutare tutti noi, persone con SM.
Parlare della malattia è una forma di prevenzione?
Certo. Per la proficua esperienza che ho avuto parlerò sempre di prevenzione sui giornali ed in televisione.
Che messaggio conclusivo vuoi lanciare a chi scopre, come te, di avere la SM?
Consiglio di avvicinarsi all’associazione AISM di Benevento, composta da preparati operatori del servizio civile. È possibile contattare il presidente Dell’Unto, venire in sede al Palazzo del Volontariato (viale Mellusi di Benevento), oppure contattare me come ambasciatore AISM.
Il mio motto è “se sorridi vinci tu, se ti abbatti la dai vinta alla malattia”.