Com’è giusto che sia anche la città di Benevento avrà il proprio spazio all’interno della mostra “Longobardi. Un popolo che cambia la storia”, l’attesissima esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (21 dicembre 2017 – 25 marzo 2018) che per la prima volta valorizzerà il patrimonio campano altomedievale mettendo in rete il territorio, in collaborazione con le città di Benevento, Salerno e Capua, capitali longobarde del Sud.
A Palazzo Paolo V c’è stata la presentazione dell’evento, alla presenza del sindaco di Benevento Clemente Mastella, il direttore del MANN Paolo Giulierini, l’assessore alla Cultura del Comune di Benevento, Oberdan Picucci, l’assessore all’Istruzione Rossella Del Prete e il curatore della mostra Federico Marazzi.
Ha moderato la giornalista Mara Franzese.
Secondo il direttore Giulierini, “la mostra lascerà il segno, con pezzi unici provenienti da tutta Europa. È questo un modo per focalizzare l’attenzione sui siti della Campania legati al popolo dei Longobardi, mettendo in luce tutto il patrimonio della Langobardia Minor. Ampio spazio sarà dedicato a Benevento – ha continuato – con una postazione ricca di video e pacchetti turistici dedicati al Sannio”.
Per l’assessore Picucci “si dà visibilità alla nostra città divulgando le bellezze attinenti alla storia longobarda.
Abbiamo in serbo per l’inizio del prossimo anno – ha aggiunto – anche un grande evento sui Longobardi da tenere qui in città”.
L’esponente della giunta Mastella ha ricordato le collaborazioni con le scuole e con l’Associazione Benevento Longobarda, presente in sala con tre guerrieri in costume.
Del Prete ha sottolineato il coinvolgimento dei ragazzi, soprattutto le classi della scuola San Filippo e la II E del Liceo “Giannone”, che hanno già sperimentato un progetto di approfondimento sui Longobardi.
Ci sarà inoltre un gemellaggio tra gli Ordini degli Architetti delle città campane coinvolte (Benevento, Capua e Salerno) ed i sodalizi Fidapa per organizzare gruppi di visite alla mostra.
È poi intervenuto il curatore scientifico della mostra, Federico Marazzi, che si è soffermato un po’ sul lato storico e su quello tecnico della manifestazione: “Saranno esposti 645 pezzi, in uno spazio di oltre 800mq. Non mancheranno inoltre giochi didattici per bimbi, i veri destinatari della mostra”.
Per l’Italia è un’opportunità per celebrare la presenza sul nostro territorio della popolazione di origine germanica nel VI secolo.
di Emilio Spiniello
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