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Coldiretti: meno burocrazia e rendite, più innovazione, credito e formazione.

E’ la “formula” per rilanciare il Paese proposta dai Giovani Imprenditori della Coldiretti, nel corso dell’Assemblea a Roma, cui ha partecipato una delegazione di giovani della Coldiretti sannita, dove è stato presentato il primo Manifesto “Giovani per l’Italia”.

Le storie delle giovani imprese agricole, infatti, hanno tracciato nell’intero territorio nazionale un nuovo e più sostenibile modello di sviluppo basato su logiche di rete, dinamismo, innovazione e diversificazione, di attenzione alla società, di conciliazione tra redditività e affermazione personale, passione ed etica del lavoro, integrazione e coesione sociale.

“Questo modello di sviluppo – puntualizza Antonio Di Maria delegato Coldiretti Giovani Impresa Benevento -, nasce e si nutre del valore dell’italianità come leva strategica a costo zero affinché il Paese possa competere attraverso la produzione di beni e servizi ad alto valore aggiunto, arricchiti dai fattori ambientali e storico-culturali distintivi dell’Italia. Affinché possano investire nel loro futuro – prosegue Di Maria – i giovani hanno bisogno però di un nuovo e chiaro modello di sviluppo e di politiche pubbliche che concorrano a renderlo possibile. Per fare ciò occorre la costruzione di una vera politica integrata per l’imprenditorialità, investire in intelligenti attività di accompagnamento alla progettazione, adeguati meccanismi di assistenza allo start up, filiere corte di accesso al credito gestite dai Confidi”.

“Per i giovani è anche indispensabile abbattere – afferma il direttore Luigi Auriemma – il carico burocratico riducendo tempi e costi per l’avvio e per l’esercizio dell’attività di impresa, anche attraverso un maggior ricorso a sistemi di autocertificazione e l’attuazione degli istituti previsti dalla normativa vigente quali esempi di sussidiarietà (Agenzia per le imprese), nonché favorire i processi di autentica internazionalizzazione”. Il progetto di Coldiretti per la costruzione di una Filiera Agricola Tutta Italiana, deve essere valorizzato come piena espressione del protagonismo dei giovani quale via italiana per lo sviluppo del Paese.

Bisogna, infine, rafforzare gli strumenti per l’accesso e la mobilità della terra rimuovendo vecchie e nuove forme di rendita, e lo straordinario patrimonio ambientale e fondiario dell’agricoltura italiana a garanzia di uno sviluppo sostenibile e delle generazioni future, nonché accrescere il peso dei giovani in tutti gli ambiti civili, politici ed economici della società nazionale, a partire tra l’altro dalle normative che regolano l’età dell’elettorato attivo e passivo.