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L’arte attraversa la Valle Caudina.Continuano gli appuntamenti con “Illumina la Notte”

28/11/2017
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Gli artisti di via Varco il 2 Dicembre presenteranno i loro progetti a Roccabascerana.

In Valle Caudina continuano senza sosta gli appuntamenti con l’arte e la promozione della cultura locale. Dopo il successo delle installazioni delle opere di Eugenio Giliberti, Umberto Manzo, Perino & Vele, Lucio e Peppe Perone a Rotondi e l’apertura eccezionale degli studi di via Varco, gli artisti il 2 dicembre incontreranno appassionati e curiosi a Roccabascerana per illustrare i loro progetti.

Nell’ambito della manifestazione culturale “Illumina la Notte. La luce con l’arte di via Varco” è stato organizzato un incontro pubblico con gli artisti di Via Varco.
Presso il Centro “Arte e Cultura”di Cassano di Roccabascerana, alle ore 18.00, si terrà il convegno “Ruralità e Arte Contemporanea”: interverranno il Direttore del Museo MADRE di Napoli Andrea Viliani e i sindaci dei Comuni coinvolti nel progetto: Roberto Del Grosso (sindaco di Roccabascerana), Pasquale Pisano (sindaco di San Martino Valle Caudina) e Antonio Russo (sindaco di Rotondi).

L’incontro, condotto dal direttore artistico della kermesse Marco Tonelli, darà ampio spazio al dialogo sulle opere realizzate e alla mostra che sarà inaugurata presso il Villino del Balzo di San Martino Valle Caudina il prossimo 8 dicembre. Durante l’incontro verranno proiettate immagini degli studi, degli artisti al lavoro e delle opere realizzate, grazie al reportage fotografico realizzato da Vittorio D’Onofrio.

La serata si chiuderà con un altro intenso momento di cultura: ci sarà la proiezione del film del regista Nicolangelo Gelormini “Irpinia che guarda il mare”, realizzato nel 2014 e che vede come protagonisti, tra gli altri, anche gli artisti di Via Varco e Luigi Mainolfi (nato a Rotondi). Proprio a quest’ultimo – il 28 dicembre prossimo – la sua città natale conferirà un riconoscimento pubblico. Concluderà la serata il concerto di “FIORENZA CALOGERO e MARCELLO VITALE” con lo spettacolo NEAPOLIS MEDITERRANEA.

Tutti gli eventi rientrano nell’ambito della manifestazione “Illumina la Notte. La luce con l’arte di via Varco”, finanziata dalla Regione Campania nell’ambito del POC 2014-2020 – linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”.

Note biografiche
GLI ARTISTI DI VIA VARCO

Eugenio Giliberti (Napoli 1954) vive e lavora tra Napoli e Rotondi. Esordisce negli anni ’80 animando un gruppo di giovani artisti napoletani (Evacuare Napoli) che partecipa al fenomeno, allora prevalente, della riscoperta e del ritorno alla pittura. Ha tenuto varie mostre personali tra cui quella presso il Kunstverein di Ludwigsburg (2001) ed il CIAC di Genazzano (2013). Ha preso parte a mostre collettive presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano (2010), il Museo di Castel Sant’Elmo di Napoli (2003), il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2000), il Palazzo Ducale di Martina Franca (2012) ed alla manifestazione Rendez vous des amis, curata da Bruno Corà e organizzata dalla Fondazione Alberto Burri di Città di Castello (2015). Nel 2006 fonda “Selve del Balzo” presso Rotondi, una piccola comunità che lavora il legname prodotto dai boschi del circondario e che all’occorrenza lo coadiuva nella produzione delle sue opere. Ha inoltre ideato il progetto di arte partecipata Orto Civile che coinvolge più di 40 famiglie napoletane nella riattivazione del piccolo sistema rurale della Masseria Varco a Rotondi. Sue opere sono presenti nelle collezioni pubbliche del Museo del ‘900 a Castel Sant’Elmo (Napoli), del Museo Madre (Napoli), del Ministero degli esteri – Palazzo della Farnesina a Roma. Ha tenuto mostre personali presso la Galleria ThE di Napoli, la Galleria Occurrence di Montréal, la Galleria Milano di Milano, la Galleria Giacomo Guidi di Roma.
Umberto Manzo (Napoli 1960) vive e lavora tra Napoli e Rotondi. Nel 1984 è il più giovane artista a partecipare alla rassegna Proposta 84 dissolvenze figurative a S. Anastasia a Napoli. Ha preso parte alla mostra Futura- Una nuovissima Generazione nell’arte italiana a cura di Enrico Crispolti presso la Fortezza Medicea di Siena (1985). Datano al 1992 i primi lavori con le carte, che diventano la cifra più riconoscibile della sua produzione. Gli anni Novanta lo vedono partecipare a mostre personali e collettive presso la Galleria Manuela Allegrini di Brescia (1994), la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Repubblica di San Marino (1995), la Quadriennale di Roma (1996) e prendere parte alle edizioni di Art Basel, Arco Madrid e Art Cologne. Nel 2003 Castel dell’Ovo di Napoli ospita una sua importante mostra antologica. Lavora dal 1987 con lo Studio Trisorio di Napoli ed ha tenuto mostre personali presso la Galleria dello Scudo di Verona, la Galleria Piano Nobile di Perugia, la Galleria Xavier Fiol di Palma de Mallorca, partecipando alla mostra Expanded drawing, curata da Pilar Ribald Simo, tenutasi a Casal Solleric (2012). Nel 2000 sono installati 3 suoi lavori nella Stazione Quattro Giornate della linea 1 della Metropolitana di Napoli. Nel 2017 realizza, insieme ai bambini dei quartieri spagnoli, una grande opera che sarà installata, in maniera definitiva, all’interno della fondazione FOQUS di Napoli.
Perino&Vele(EmilianoPerino,1973eLucaVele,1975) vivono e lavorano tra NewYork e Rotondi. Sono stati selezionati da Harald Szeemann per la XLVIII Biennale di Venezia (1999) e hanno preso parte alla XIII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara (2008). Hanno esposto in mostre collettive presso il MART di Trento e Rovereto (2012), il MAMbo di Bologna (2008), il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2000), il Museion di Bolzano (2007), la Triennale Design Museum di Milano (2010), la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano (2005), il MEF-Museo Ettore Fico (2015), la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (2015). Loro personali sono state tenute presso il MARCA di Catanzaro (2008) ed il Madre (Museo d’arte
Contemporanea Donnaregina) di Napoli (2014). Contano anche una partecipazione alla Quadriennale di Roma (2009). Numerose le loro presenze in contesti internazionali come l’Urban Planning Exhibition Center di Shanghai ed il Beijing Creative Art Center di Pechino (2006), il Beijing Today Art Museum di Pechino (2008) ed il Birmingham Museum & Art Gallery di Birmingham (2008). Le loro opere sono nelle collezioni permanenti del Madre, del MART, della Fondazione Pino Pascali a Polignano a Mare, del MACRO di Roma, del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano e della GAM di Torino. Attualmente collaborano con la Galleria Alfonso Artiaco di Napoli, Alberto Peola artecontemporanea di Torino e Anna Marra contemporanea di Roma.
Lucio Perone (Napoli 1972) vive e lavora a Rotondi. Ha partecipato alla rassegna Bandiere di Maggio in Piazza del Plebiscito a Napoli e ad Aspetti della Giovane Arte al Sud (2000) ed esposto in mostre collettive presso l’ARCOS-Museo di Arte Contemporanea del Sannio a Benevento (2013), la Jordan National Gallery of Fine Arts di Amman in Giordania (2014), la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano (2005).
È stato selezionato per la XIV Esposizione Quadriennale d’Arte presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna Roma (2005) e per il 56° Premio Michetti Francavilla al mare (2005). Ha preso parte alla rassegna Scultura internazionale presso il Castello di Agliè (2006) ed è stato invitato al Premio Internazionale Giovane Scultura della Fondazione Messina Casal Beltrame (2007) e alla XII Biennale internazionale di scultura Carrara (2008).
Sue opere permanenti sono collocate presso Palazzo Ruspoli “Fendi” a Roma, la Metropolitana di Napoli Stazione Circumvesuviana e nel centro storico di Montelupo Fiorentino in occasione della rassegna Materia Prima (2016). Insieme al fratello Peppe, agli artisti Perino & Vele, Eugenio Giliberti e Umberto Manzo è uno dei protagonisti della manifestazione Cosa succede a Rotondi presso il Comune di Rotondi (2014). Ha tenuto mostre personali presso la Galleria Mimmo Scognamiglio di Napoli, la Galleria d’Arte Contemporanea Ronchini di Terni e, con il fratello Lucio, ha disegnato il Manifesto del Premio Strega 2014.
Peppe Perone (Napoli 1972) vive e lavora a Rotondi. Ha preso parte alla X Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo a Sarajevo (2001), a Last Judgment per il festival Bumbershoot di Seattle USA (2003), all’Anteprima della XIV Quadriennale d’Arte di Roma al Palazzo Reale di Napoli (2003) e partecipato a mostre collettive presso il Museo di Castel Sant’Elmo di Napoli (2002), la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano (2005), la Jordan National Gallery of Fine Arts di Amman in Giordania (2014) e l’ARCOS-Museo di Arte Contemporanea del Sannio a Benevento (2005). Ha preso parte a Scultura Internazionale nel castello di Aglié a Torino (2006), al Premio Internazionale Giovane scultura. Italia/Francia a Materima presso Cittadella della Scultura di Casalbeltrame (2017), ad Art Stays a Ptuj in Slovenia (2013-2014), alla Biennale Italia-Cina a Monza (2012) e a Pechino (2016). Ha tenuto mostre personali con la Galleria Scognamiglio di Napoli, Ronchini Arte Contemporanea a Terni, Galleria 1/9 unosunove di Roma, Guidi&Schoen di Genova, la Galleria Michelangelo di Roma. Con il fratello Lucio ha disegnato il Manifesto del Premio Strega 2014 ed una sua opera permanente è stata collocata presso la Metropolitana di Napoli Stazione Circumvesuviana.
Lucio Perone (Napoli 1972), vive e lavora a Rotondi (Avellino)
Nel 2000 partecipa con una scultura manifesto alla rassegna Bandiere di Maggio in piazza del Plebiscito a Napoli e prende parte ad Aspetti della Giovane Arte al Sud. Nel 2001 tiene una mostra personale presso la Galleria Arte Contemporanea Mimmo Scognamiglio e nel 2003 è invitato alla mostra Inchiostro indelebile. Impronte d’artista” presso il MACRO di Roma.
Ancora nel 2003 una sua opera è collocata presso la Metropolitana di Napoli Stazione Circumvesuviana e partecipa alla collettiva Non è vero che tutto fa brodo alla Galleria Spazia Bologna. Nel 2004 ha una mostra personale presso la Galleria d’Arte Contemporanea Ronchini, di Terni ed è invitato a Lasciateci divertire nel Palazzo Comunale di Arezzo.
Nel 2005 viene selezionato per la XIV Esposizione Quadriennale d’Arte che si tiene presso la Galleria d’Arte Moderna Roma. Lo stesso anno è nella mostra T.E.C alle Scuderie Aldobrandini di Frascati, è invitato al 56° Premio Michetti Francavilla al mare ed inserito nella mostra La scultura italiana del XX secolo alla Fondazione Pomodoro Milano.
Nel 2006 prende parte alla rassegna Scultura internazionale presso il Castello di Aglie (Torino), ha una personale presso la Galleria d’Arte Contemporanea Ronchini di Terni e partecipa a Arterritory al Museo Montemartini di Roma.
Nel 2007 è al PREMIO INTERNAZIONALE GIOVANE SCULTURA della Fondazione Messina Casal Beltrame e nella mostra Linee All’Orizzonte alla Galleria d’Arte Moderna di Genova, mentre nel 2008 è invitato alla XII Biennale internazionale di scultura Carrara ed ha una personale alla Galleria d’Arte contemporanea Mimmo Scognamiglio di Napoli.
Nel 2010 è in Dynamo art factory a San Marcello Pistoiese (PT) e colloca una installazione Permanente presso Palazzo Ruspoli “Fendi” a Roma. Nel 2013 partecipa a Viaggio Immaginario al museo ARCOS di Benevento e nel 2014 insieme al fratello Peppe, agli artisti Perino & Vele, Eugenio Giliberti e Umberto Manzo è uno dei protagonisti della manifestazione Cosa succede a Rotondi presso il Comune di Rotondi (AV). Ancora nel 2014 partecipa ad Art Stays Slovenia, crea il manifesto per la 68° edizione del Premio Strega ed è invitato alla mostra L’eredità dell’arte. Mimmo Paladino-Mohanna Durra presso il Jordan National Gallery of Fine Arts di Amman in Giordania. Nel 2015 è in Studi Aperti Irpinia Madre Contemporanea di Rotondi (AV) e tra 201 e 2016 tiene una mostra personale presso la Galleria Michelangelo di Roma.
Nel 2016 è invitato, insieme a Nagasawa, Plessi, La Pietra, Cecchini, Bertozzi e Casoni, Asdrubali, a Materia Prima a cura di Marco Tonelli, occasione in cui cui installa permanentemente una scultura in ceramica nel centro di Montelupo Fiorentino (FI).
Perino & Vele è un duo artistico che vive e lavora a Rotondi dal 1994, da circa due anni con studio anche a New York ed è composto da Emiliano Perino (New York 1973) e da Luca Vele (Rotondi 1975).
Nel 1999 sono stati selezionati da Harald Szeemann per la XLVIII Biennale di Venezia, hanno partecipato nel 2008 alla XIII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara ed alla XV Quadriennale di Roma mentre nel 2010 hanno preso parte alla mostra Quali Cose Siamo, a cura di Alessandro Mendini, presso la Triennale Design Museum ed alla mostra Scultura italiana del XXI secolo, a cura di Marco Meneguzzo alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano.
Hanno inoltre esposto all’interno di prestigiosi Musei e Fondazioni, tra cui il MEF (Museo Ettore Fico) nella mostra collettiva Liberi tutti e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino nella mostra Praestigium Contemporary Artists from Italy nel 2015, il MARCA Museo delle Arti di Catanzaro con una personale dal titolo Sottovuoto nel 2008 ed il Madre – Museo d’arte Contemporanea Donnaregina di Napoli con la personale del 2014 The Big Archive 1994-2014.
Nel 2012 hanno esposto presso il MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto nella mostra La Magnifica ossessione, il MAMbo di Bologna nella collettiva Focus on Contemporary Italian Art nel 2008, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato nel 2000 in Futurama, Arte in Italia 2000, il Museion di Bolzano in Ironia Domestica e la Pinacoteca Nazionale di Bologna nella mostra La giovine Italia nel 2007, l’Urban Planning Exhibition Center di Shanghai ed il Beijing Creativa Art Center di Pechino nel 2006 in Natura e Metamorfosi (poi presso la Galleria Civica d’ Arte Moderna GCAM di Spoleto nel 2007), nel 2008 in Energie sottili della materia presso la China National Academy of Painting e il Beijing Today Art Museum di Pechino ed infine presso il Birmingham Museum & Art Gallery di Birmingham nel 2008 in Map Games, Dinamics of change.
Le loro opere sono nelle collezioni permanenti del Madre, del MART, della Fondazione Pino Pascali, del MACRO di Roma, Del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano e della GAM di Torino.
Attualmente collaborano con la Galleria Alfonso Artiaco (Napoli), Alberto Peola artecontemporanea di Torino e Anna Marra contemporanea di Roma.
Peppe Perone (Napoli 1972), vive e lavora a Rotondi (Avellino).
Nel 2000 viene invitato a realizzare una scultura manifesto per le Bandiere di Maggio in piazza del Plebiscito a Napoli. Nel 2001 prende parte a Chaos & Communication – X Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo a Sarajevo e tiene una mostra personale alla galleria Mimmo Scognamiglio di Napoli. Nel 2002 partecipa a Napoli Anno Zero, Qui ed ora al Museo di Castel Sant’Elmo e gli viene assegnato il “Premio MiArt Sezione Anteprima”. Nel 2003 inaugura un’installazione permanente alla Circumvesuviana di Napoli, partecipando a Last Judgment al festival Bumbershoot di Seattle USA, all’Anteprima della XIV Quadriennale d’Arte di Roma al Palazzo Reale di Napoli ed a Impronte a regola d’arte al MACRO di Roma. Nel 2004 ha una mostra personale da Ronchini Arte Contemporanea a Terni. L’anno seguente espone all’ARCOS – Museo di Arte Contemporanea del Sannio a Benevento e successivamente viene inserito dal critico Marco Meneguzzo nella mostra La Scultura Italiana del XX secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro. Nel 2006 partecipa alla collettiva Scultura Internazionale nel castello di Aglié a Torino e tiene una mostra personale presso la Galleria 1/9 unosunove di Roma. Nel 2007 tiene altre due personali, da Furini Arte ad Arezzo e da Mimmo Scognamiglio e prende parte a Linee all’Orizzonte” alla Galleria d’Arte Moderna di Genova e al Premio Internazionale Giovane scultura – ed. Italia/Francia a Materima – Cittadella della Scultura (Casalbeltrame), all’interno del Parco Naturale delle Lame del Sesia. Fra il 2010 e il 2011 ha due personali: da Ronchini Arte Contemporanea e Guidi&Schoen a Genova e prende parte a Art Stays a Ptuj in Slovenia, dove tornerà a esporre nel 2014. Sono del 2012 le collettive Nelle Terre di Piero. Omaggio a Manzoni a Torre Pallavicina in provincia di Bergamo, + 50 SCULTURE IN CITTÀ TRA MEMORIA (1962) E PRESENTE (2012) a Spoleto ed alla Biennale Italia-Cina a Monza. L’anno seguente disegna con il fratello Lucio il Manifesto del Premio Strega 2014 e partecipa ad alcune mostre collettive, tra cui THE SPRING BREAK SHOW da Guidi&Schoen, CAPRI | THE ISLAND OF ART. Tra il 2014 e il 2015 partecipa a L’eredità dell’arte – Mimmo Paladino e Mohanna Durra alla Jordan National Gallery of Fine Arts di Amman in Giordania, tiene una mostra personale con il fratello Lucio dal titolo MIRABILIA DOMESTICA presso la Galleria Michelangelo di Roma, partecipa a SCULPT! presso Guidi&Shoen a Genova, alla Biennale Italia Cina a Pechino nel 2016, ed a Have a Nice Time. Da Kounellis a Shiota a cura di Antonio D’Amico a Domodossola (VB) nel 2017.
Umberto Manzo (Napoli 1960) vive e lavora tra Napoli e Rotondi (Avellino)
Nel 1983 si diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Nel 1984, è il più giovane artista a partecipare, su invito di Vitaliano Corbi, alla rassegna Proposta 84 dissolvenze figurative a S. Anastasia a Napoli.
Seguiranno: Il doppio e il gioco – Sedici proposte d’illusione a cura di Ela Caroli, Pomigliano
d’Arco, Napoli 1984; Futura- Una nuovissima Generazione nell’arte italiana, a Cura di Enrico
Crispolti, Fortezza Medicea, Siena 1985; Osservatorio Vesuviano, a cura di Massimo Bignardi, Ripe San Ginesio, Macerata nel 1986. Nel 1987, con una mostra personale, inizia la sua collaborazione con la Galleria Trisorio, che presenterà il suo lavoro a numerose fiere internali. Nel 1988, al Centro Prossemico di Cultura, Manzo espone un lavoro dalle diverse caratteristiche formali e concettuali, dando avvio a una nuova sperimentazione. Nel 1989 Manzo espone per la seconda volta allo Studio Trisorio (Napoli), presentando un autoritratto di piccole dimensioni realizzato con l’emulsione fotografica. Datano 1992 i primi lavori con le carte, che diventano la cifra più riconoscibile della sua produzione. Questi nuovi lavori vengono esposti per la prima volta nel 1992 alla Galleria Piano Nobile di Perugia. Gli anni Novanta, dunque, lo vedono partecipare a mostre personali e collettive presso la Galleria Manuela Allegrini, Brescia 1994, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Repubblica di San Marino 1995, la Quadriennale, Roma nel 1996. Negli stessi anni, inoltre, molto intesa è la sua partecipazione alle edizioni di Art Basel, Arco Madrid e Art Cologne, esponendo con lo Studio Trisorio.
Nel 1999 tiene una mostra personale alla Galleria dello Scudo di Verona e nel 2000 nella Stazione Quattro Giornate della linea 1 della Metropolitana di Napoli sono installati 3 suoi lavori, mentre nel 2003 Castel dell’Ovo ospita una sua importante mostra antologica.
Nel 2005 espone allo Studio Trisorio e nel 2007 tiene la prima personale alla Galleria Xavier Fiol di Palma de Mallorca, a cui ne seguirà un’altra nel 2011. Sempre a Palma, nel 2012 partecipa alla mostra Expanded drawing, curata da Pilar Ribald Simo, tenutasi a Casal Solleric. Nel 2017 realizza, insieme ai bambini dei quartieri spagnoli, una grande opera che sarà installata, in maniera definitiva all’interno della fondazione FOQUS di Napoli.

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