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Manifestazione lavoratori ispettorato lavoro

17/11/2017
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Il picchetto di oltre un’ora degli Ispettori del lavoro di Benevento si è tenuto presso la Prefettura di Benevento. Alla base della mobilitazione c’è l’insoddisfazione per la riforma del settore, fra Jobs Act e accorpamento di funzioni e lavoratori di Ministero del Lavoro, Inps e Inail, tutti confluiti nell’agenzia dell’Ispettorato del Lavoro.

L’operatività, in teoria, è partita dal 1° gennaio 2017. La pratica denunciata dai dipendenti è quella di un “involucro vuoto, con grande carenza di organico e dotazioni”. Una delegazione appartenente a UILPA (Bosco, Porrino e Fasulo), CISL-FP (Calabrese, Zollo e Amato), FP CGIL (Mauro), USB (Venditti) e FLP INTESA (Zoschg) è stata accolta dal Vice Prefetto, Maria De Feo, la quale ha potuto ascoltare con attenzione le criticità emerse con la nascita dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), e ha ricevuto un documento che riassume le difficoltà del comparto, firmato da tutte le principali sigle sindacali.
“La riforma – hanno spiegato i rappresentanti sindacali – che doveva razionalizzare e rendere più efficiente il servizio, in realtà non è mai stata realizzata. Non ci sono stati i trasferimenti previsti di risorse, così come non ci troviamo in grado di svolgere il nostro lavoro, compiti di tutela che interessano cittadini e le imprese oneste”. Tagli con il nuovo ente che riguardano anche gli emolumenti, perfino passati: “Non ci viene corrisposto a fine 2017 il salario accessorio maturato nel 2016, con il Ministero dell’Economia che dichiara di voler tagliare retroattivamente del 50% il fondo di produttività, decurtando l’Ispettorato di 7 milioni di euro. In sostanza, il governo Gentiloni vuole indietro dai lavoratori parte del salario accessorio del 2015, soldi che le famiglie hanno già speso!”.
Le difficoltà contrattuali comportano disagi operativi: “Ad esempio facciamo le ispezioni con mezzi propri, senza avere una adeguata copertura assicurativa, ci trovano spesso soggetti a numerosi rischi della funzione, e vittima di eventi, sempre più frequenti, rispetto ai quali rispondiamo con il nostro patrimonio e la nostra persona. Serve un nuovo contratto integrativo che riconosca il ruolo di ufficiale di polizia giudiziaria e un’indennità di servizio, visto che ci troviamo a operare in contesti spesso difficili, dove magari devi recuperare anche milioni di euro. C’è poca attenzione su queste problematiche, da tempo. Poi vediamo che con la crisi c’è chi ci guadagna, sfruttando al più basso costo possibile la manodopera. Senza strumenti e dignità del lavoro ne risentono anche le funzioni di lotta al lavoro nero, allo sfruttamento e agli infortuni sul lavoro”, hanno concluso i sindacalisti.
Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) non ha voluto far mancare la sua presenza alla manifestazione, e alla fine ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Voglio augurarmi che la trattativa sul rinnovo dei contratti per i lavoratori pubblici arrivi in fretta poiché vi saranno una nuova organizzazione dei servizi e un seppur piccolo ristoro economico. Fa specie che lavoratori che dovrebbero tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori si trovino essi stessi a operare in una situazione di grave criticità”.

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