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Benevento. Grande partecipazione al convegno promosso dalla LIDU (Lega per i diritti dell’Uomo)

10/10/2017
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Il convegno è stato promosso dalla sezione di Benevento, presieduta dall’avvocato Luigi Diego Perifano, sul tema: “Turchia collasso della Democrazia e violazione dei diritti umani”.

La manifestazione, che si è svolta nella Sala Consiliare della Rocca dei Rettori, moderata dalla giornalista Enza Nunziato, ha visto il patrocinio della Provincia, del Liceo Scientifico “Gaetano Rummo”, dell’Ordine degli Avvocati, del Circolo Manfredi di Benevento.

Una serata ricca di riflessioni preoccupate, anche stupite e persino dolorose: la Turchia vive da molti mesi una drammatica stagione interna caratterizzata da arresti di massa di oppositori e dalla sostanziale negazione della libertà di stampa e di espressione del dissenso. Una situazione a due passi dall’Europa, cioè dal cuore dell’Occidente, che si fonda su valori politici e civili inalienabili a partire dal culto della democrazia. La sospensione dei diritti inalienabili dell’uomo è stata al centro delle riflessioni introduttive sia della Nunziato che di Perifano.

Nunziato, nell’illustrare le ragioni dell’incontro e della presenza di studenti e docenti del “Rummo”, la cui dirigenza è assai sensibile ai temi del diritti dell’uomo, si è posta il problema di come sostenere la battaglia intrapresa dai nostri vicini di casa che vedono negato e calpestato il proprio diritto alla libertà, alla democrazia, alla libera espressione del pensiero.

Il Presidente Lidu di Benevento ha svolto un forte, sia pur condensato riepilogo dei fatti della storia contemporanea: gli arresti di massa di oppositori da parte del Governo Erdogan che, ha ricordato Perifano, si sono sommati all’atteggiamento assai ambiguo sotto il profilo della diplomazia e delle alleanze internazionali. La Turchia, che ospita basi aeree Usa, sembra però aver imboccato la strada di strettissimi legami con la Russia ed aver ormai abbandonato l’idea di entrare a far parte dell’Europa. Il tutto mentre è attivo il terrorismo dell’Islam più estremistico sotto le bandiere dell’Isis e in Siria una spaventosa guerra civile crea profondo scompiglio non solo in tutto il Medio Oriente ma nella stessa Europa.

Alfredo Martignetti, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, nel portare il saluto del Presidente Alberto Mazzeo, ha voluto manifestare la solidarietà sua personale e dell’Ordine ai Colleghi turchi in questo momento di estrema difficoltà anche dal punto di vista professionale. Martignetti ha ricordato tuttavia che anche nei Paesi a democrazia avanzata esistono forme di oppressione larvata e nascosta, più difficili da individuare e denunciare, ma egualmente penalizzanti per i civili.

Francesco Del Grosso, presidente del “Circolo Manfredi” di Benevento, ed avvocato lui stesso, ha voluto rendere omaggio ai Colleghi turchi che, a prezzo della loro incolumità personale, fanno comunque onore al proprio status professionale e civile difendendo i diritti di tanti concittadini. Del Grosso ha poi illustrato al pubblico la personalità e l’impegno civile di una sua Collega italiana, Barbara Spinelli, del Foro bolognese, resasi protagonista di una battaglia di solidarietà quale osservatore internazionale ai processi in corso contro gli avvocati turchi. Come si ricorderà alla Spinelli è stato impedito dalle Autorità turche nello scorso mese di gennaio di entrare nel Paese.

Nell’Aula della Rocca dei Rettori, ovviamente, la testimonianza che ha suscitato la più forte emozione è stata quella portata da una giovane avvocata turca, Serif Ceren Uysal, donna che ha vissuto e vive sulla propria pelle la drammatica svolta imposta dal Governo del suo Paese. Uysal ha spiegato, con grande compostezza, quanto è successo in questi ultimi mesi soffermandosi in particolare sulla repressione seguita al tentato colpo di Stato. Una repressione violenta, spropositata, che nel giro di poco più di un anno, ha portato all’arresto di tantissime persone tra insegnanti, magistrati, avvocati, poliziotti, diplomatici, giornalisti, scrittori. Azzerando di fatto, voci libere e alternative al regime.

Serif Ceren Uysal, non ha lesinato accuse contro il potere statale che utilizza ormai ogni mezzo per spegnere in Turchia la libertà di espressione. Licenziati più di centomila funzionari e chiusi in prigione altri cinquantamila, la Turchia vive ormai in un regime dittatoriale che si allontana sempre dal rispetto dei diritti umani e dalla libertà. Pilastri indispensabili per una nazione che voglia proporsi con candidata credibile per entrare nell’Unione d’Europa.

Così gli avvocati, una professione che spesso in Italia accostiamo agli “azzeccagarbugli” di manzoniana memoria, sono in Turchia, insieme ai giornalisti, agli insegnanti un presidio di libertà a costo di pesanti sacrifici personali.

La giovane avvocato turca ha voluto “affidare” soprattutto ai giovani del “Rummo” di Benevento un appello affinché loro stessi siano una luce di speranza per tutti. Portatori di un bisogno di libertà, di giustizia e di pace.

Forte anche la testimonianza di Barbara Spinelli che si è detta pronta a ‘sfidare’ ancora il regime turco che impedisce ai suoi colleghi avvocati di esercitare il diritto fondamentale di difesa.

Ha chiuso i lavori Antonio Stango, Presidente nazionale della LIDU, il quale ha illustrato la grave condizione in cui versa non solo la Turchia, ma numerosi altri Paesi di tutti i Continenti per quanto riguarda il godimento dei diritti civili e politici. Stango ha ricordato l’impegno della LIDU per affermare ovunque sia possibile il diritto le libertà di ogni essere umano. A tale proposito il Presidente nazionale della LIDU ha peraltro ricordato come nel nostro Paese la condizione dell’amministrazione della giustizia sia talmente critica da rappresentare uno dei momenti di massima preoccupazione per la tenuta dello Stato democratico.

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