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Altrabenevento: “La bolla di sapone dei consiglieri morosi”

24/02/2017
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L’accertamento sui consiglieri comunali e gli assessori morosi, quindi incompatibili con la carica, si trasforma in una bolla di sapone. Il M5s grida al complotto e sbaglia obiettivo, scrivono da Altrabenevento.


I consiglieri comunali di Benevento del Movimento 5 stelle, Nicola Sguera e Marianna Farese alcuni mesi fa hanno chiesto alla segretaria generale del Comune di Benevento di accertare se tra i consiglieri comunali o gli assessori vi fossero evasori per i quali potrebbe scattare la incompatibilità, continua Gabriele Corona. Si tratta di una verifica che il segretario dovrebbe fare autonomamente all’insediamento del consiglio per controllare le attestazioni dei diretti interessati ma in questo caso i due consiglieri pentastellati hanno insistito per la verifica avendo, evidentemente, notizie di sicuri casi di amministratori incompatibili per morosità. Il 17 febbraio il quotidiano Il Mattino ha pubblicato un primo elenco con 18 nomi di consiglieri pesunti morosi, di vari gruppi politici (compreso la Farese) alcuni per poche centinaia di euro ed altri per alcune decine di migliaia. Infatti molti hanno dimostrato di aver pagato regolarmente oppure di aver contestato per tempo e quindi è scoppiato il finimondo. I consiglieri grillini hanno gridato al complotto per la fuga di notizie fino al punto da sospettare che qualcuno dell’ufficio tributi abbia fornito gli elenchi alla stampa. Se i due consiglieri Sguera e Farese fossero un po’ più attenti a quello che succede intorno a loro in consiglio comunale o subito dopo, avrebbero probabilmente capito che quell’elenco circolava già tra i consiglieri prima ancora che fosse pubblicato dal Mattino. Lo ammette anche la segretaria comunale con la lettera inviata il 21 febbraio anche ai consiglieri. Insomma altri e non l’ufficio avevano interesse a far apparire “tutti colpevoli così nessuno è colpevole.” La polemica comunque continua e i due consiglieri pentastellati ci tengono a far sapere, quotidianamente, che questo terremoto è merito loro al punto da innervosirsi non poco se qualcuno prova ad attirare la loro attenzione su altre questioni amministrative. Rispondono ricordando la gravosa impresa che hanno sostenuto per scrivere e firmare la richiesta di verifica. Peccato che non si siano preoccupati di controllare se nell’elenco peraltro non definitivo, ci fossero amministratori che risultano genericamente morosi o quelli che potrebbero essere nella condizione di possibile incompatibilità. C’è una bella differenza perché secondo il Testo unico sugli Enti locali, l’incompatibilità scatta per gli amministratori che hanno ricevuto una cartella di pagamento o un avviso di mora e non hanno provveduto a pagare o a contestare. Ma questi adempimenti il Comune di Benevento li ha fatti fino alla tassazione anno 2010-2012 e quindi una parte delle morosità che compaiono nell’elenco pubblicato da il Mattino non c’entrano nulla con le cause di incompatibilità. Forse per uno o due amministratori il problema si potrebbe porre ma in gran parte tutta l’operazione sarà una bolla di sapone. Sarebbe interessante comunque sapere perché i consiglieri morosi sono stati chiamati (non dall’ufficio) prima dell’accertamento definitivo a regolarizzare la posizione.
Adesso, conclude Corona,  assolto al compito di aver dato merito ai consiglieri del Movimento 5 stelle di aver chiesto la verifica, possiamo sapere perché sono così assenti sulle questioni che riguardano la gestione del personale e gli affari sui migranti?

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