sabato 20 Aprile 2024 Mastella sul referendum : ” E’ stata una piccola apocalisse della politica Italiana” | infosannionews.it sabato 20 Aprile 2024
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Mastella sul referendum : ” E’ stata una piccola apocalisse della politica Italiana”

05/12/2016
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Il sindaco Clemente Mastella, tra i fautori in città del “No” al referendum di ieri, ha dato la sua lettura dei risultati.

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“E’ stata una piccola apocalisse della politica italiana,  praticamente un suicidio per quelli che volevano cambiare i pilastri di settant’anni di costituzione italiana. La costituzione, ha aggiunto, è al di sopra dei Governi, è una via lattea a cui guardare. Ed anticipo una mia iniziativa politica a livello nazionale con altri”.

Per il momento Mastella rivendica il fatto che Benevento è la prima città della Campania per la scelta del “No”, quasi il 71%, vittoria, ha sottolineato, ottenuta senza la Lega e senza i Fratelli d’Italia, con i grillini ridotti al 12% e tanti giovani che hanno votato “No”, praticamente la vittoria della sua coalizione, frutto di un buon lavoro con la gente che ha risposto bene.
Ha poi aggiunto, guardando più in la del referendum, che Benevento non può essere schiacciato tra Napoli e Salerno in Regione Campania mentre la logistica nel capoluogo sannita non c’è perchè va a Grottaminarda e neanche i tanti paventati  soldi ci sono mentre tante altre situazioni erano già previste prima dello Sblocca Italia. Si tratta praticamente delle vacche di Mussolini !

Con il risultato di questo referendum, ha continuato Mastella, finiscono molte sciocchezze dette mentre occorre ora recuperare il rapporto tra politica e mondo industriale.
Un pensiero a Matteo Renzi, mi dispiace umanamente per lui, subito scacciato dalla mente, ma è stato lui a combattere gli altri quando si è messo a girare per l’Italia.
Con orgoglio ha poi rivendicato un modello di realtà che vuole esportare fuori, a Roma, dove ha già avviato dei colloqui perchè per Mastella il centro non può essere Verdini o Salvini.
La partita che si apre adesso però è una partita dove nessuno sa chi vince o chi perde perchè ormai c’è un tripolarismo e quella che ha vinto non è stata una coalizione di governo ma solo una difesa della costituzione, una costituzione che non deve dividere e la nostra, ha ricordato, fece confluire tutti mentre oggi a diviso il paese.

Una botta poi al Pd locale al quale ha ricordato che non gli sono bastati 84 manifestazioni nei comuni per vincere.

Mi auguro, ha concluso, che da ora riparta una idea politica diversa se no saremo in grande difficoltà. Dal 2008 ad oggi noi contiamo ben 12000 posti persi.
Spero che in prosieguo non ci siano gigli, margherite o querce ma un vero progetto politico nel quale, noi ci saremo!

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