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Continuano le proteste dei genitori dell’Istituto Comprensivo “San Pio” all’indirizzo della Dirigente Scolastica

17/10/2016
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Polemiche e contestazioni all’indirizzo della reggente Caterina Rossi. Nei giorni scorsi vi è stata una riunione con la presenza dei sindacati.Le famiglie degli alunni del plesso di Pesco Sannita chiedono il ripristino della sezione dell’infanzia

pietrelcina

di Lino Santillo

Continua la protesta dei genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo “San Pio da Pietrelcina” all’indirizzo della Dirigente Scolastica reggente prof.ssa Caterina Rossi. Dopo le dimissioni dell’intero Consiglio d’Istituto e la contestazione delle famiglie di Pietrelcina è la volta dei genitori di Pesco Sannita i quali si rivolgono con una missiva indirizzata al Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale della Campania Luisa Franzese, come pure al Dirigente di Benevento Monica Matano e naturalmente al sindaco Antonio Michele. Tra le diverse motivazioni elencate dal gruppo dei genitori, figura una in particolare, nello specifico la richiesta di annullamento chiusura terza sezione dell’infanzia – plesso di Pesco Sannita.
“I genitori dei bambini frequentanti la scuola dell’Infanzia del plesso di Pesco Sannita – dichiarano in coro le famiglie – desiderano rappresentare alle autorità competenti la situazione incresciosa nella quale si è venuta a trovare la nostra scuola a seguito della decisione della Dirigente Reggente, prof.ssa Caterina Rossi, di sopprimere una delle tre sezioni esistenti che era stata istituita negli anni scorsi dall’Ufficio Scolastico Provinciale.
Provvedimento che ha, inoltre, comportato l’utilizzo poco chiaro di una maestra assegnata alla Scuola dell’Infanzia di Pesco Sannita con funzioni di vigilanza sul plesso di Pietrelcina.
Tale decisione, avvenuta ad anno scolastico avviato, – rimarcano i genitori – ha portato alla formazione di sole due sezioni comprendenti più gruppi di alunni di età diverse, che si vedrebbero costretti a seguire programmi didattici diversi pur essendo nella stessa classe. Il provvedimento, preso sulla base dei numeri dei bambini iscritti e del regolamento scolastico, che prevede che le sezioni siano formate da un numero minimo di 18 bambini, non tiene conto di due fattori importanti: dividendo i bambini della Scuola dell’Infanzia in due sezioni, tenuto conto che le aule e gli spazi disponibili sono di dimensioni relativamente ridotte, si arriva a classi affollate oltre i limiti di legge (in termini di metri quadri per ogni bambino). La concentrazione di un numero elevato di alunni in due aule piuttosto anguste creerebbe problemi di sicurezza, nonché limitazioni alla loro libera espressività e creatività. Ci troviamo in una piccola realtà, dove il numero degli abitanti è già molto esiguo e bisogna fare i conti con il continuo calo demografico. E né sarebbe, a parer nostro, una buona scelta quella di scambiare le aule tra una delle classi della scuola primaria (per esempio la poco numerosa quinta) e una delle due sezioni venutesi a creare all’infanzia. In tal modo, infatti, la classe della primaria che dovesse essere spostata non potrebbe più usufruire della LIM (lavagna interattiva multimediale), strumento ormai indispensabile anche per l’uso sempre più importante di supporti digitali per l’insegnamento e al contempo si perderebbe l’indipendenza di spazi di cui godono in questo momento i bambini della Scuola dell’Infanzia le cui aule in questo momento si affacciano tutte sullo stesso corridoio. Quanto posto in essere dalla Dirigente, – concludono i genitori – non condiviso sufficientemente con gli organi scolastici competenti (consiglio di istituto e collegio dei docenti), ha generato non poca confusione tra i bambini, il che non si dovrebbe verificare in un ambiente scolastico, aperto ed accogliente.
Per quanto fin qui rappresentato, chiediamo la revisione dei parametri adottati per la soppressione della sezione dell’infanzia e il relativo ripristino”.

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