I firmatari sono i due consiglieri comunali pentastellati Farese e Sguera che hanno espresso voto contrario all’approvazione.
Questo l’esposto :
“Al Procuratore regionale della Corte dei Conti
Via Piedigrotta, 63
80122 Napoli
Trasmissione a mezzo fax al numero 081 7611181
Al M.E.F.
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato
Ispettorato generale di finanza
Servizi ispettivi
Trasmissione a mezzo fax al numero 06 47613521
OGGETTO: COMUNE DI BENEVENTO. ESPOSTO E RICHIESTA INDAGINE / ISPEZIONE.
Il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle presso il Comune di Benevento espone quanto segue.
In sede di approvazione del Rendiconto di gestione 2015 espresse il proprio voto contrario in considerazione del fatto che lo stesso, allo stato degli atti, non sembrava rispecchiare la reale situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Ente.
Gli stessi Revisori, nella loro relazione, avevano evidenziato che, essendo stati nominati solo in data 9 gennaio 2016, non avevano potuto effettuare i controlli di propria competenza durante l’esercizio 2015, dovendosi pertanto basare solo ed esclusivamente sui dati forniti dai Responsabili dei Servizi e dall’Ufficio Finanziario.
Sottolineavano, inoltre, che avendo il precedente Organo di revisione espresso il proprio parere favorevole in relazione al Riaccertamento straordinario dei residui (Cfr. Delibera di Giunta numero 90 del 11 giugno 2015) non potevano che prendere atto dei risultati e delle valutazioni effettuate da quest’ultimo in tale sede.
Riteniamo tali affermazioni non congrue, stante il preciso obbligo di controllo sussistente in capo al Collegio, compito che non può considerarsi diligentemente svolto attraverso presunzioni circa il corretto svolgimento dei controlli da parte del precedente Organo di revisione.
I revisori hanno il diritto di accedere per l’assolvimento della propria funzione, nel cui ambito ricade l’espressione del parere al rendiconto annuale, agli atti e ai documenti necessari per lo svolgimento della stessa in modo pieno e completo, se ciò non è stato possibile andrebbero accertate le responsabilità.
Da non trascurare, inoltre, la modalità con la quale l’Ente ha provveduto al riaccertamento ordinario dei residui (Cfr. Delibera di Giunta numero 76 del 17 maggio 2016) ovvero senza richiedere il previo e obbligatorio parere dell’Organo di controllo e quest’ultimo, al cospetto di una procedura che non garantisce alcuna affidabilità verso il consiglio comunale, i cittadini e la tenuta dei conti, si è limitato a segnalare tale circostanza a non meglio precisati responsabili senza ricevere, peraltro, alcuna risposta.
Appare evidente che l’illegittimità dell’atto sia rilevabile da chiunque, quindi non si comprende il motivo per il quale la stessa non sia stata rilevata, prima, dal Collegio, ovvero, poi, dalla Giunta o dal Consiglio ai fini della tenuta degli equilibri finanziari in ossequio alla recente norma costituzionale del pareggio di bilancio ed in relazione alla attivazione della procedura di predissesto.
Riteniamo, inoltre, non giustificata l’affermazione che il Collegio non avrebbe potuto effettuare i controlli dettagliati ed analitici dei residui proprio in virtù dell’adozione della richiamata delibera senza il proprio – prescritto ed obbligatorio – parere.
Non da meno appare l’affermazione dei Revisori che, stante il limitato tempo a disposizione, il Collegio aveva proceduto ad un controllo sul Rendiconto basandosi su un campione significativo di residui passivi ed attivi con particolare riferimento a quelli derivanti da entrate tributarie, tuttavia non è stato indicato quali poste abbia inteso controllare né quali criteri di scelta delle stesse abbia utilizzato per il campionamento e per determinare la sua dimensione, anche rispetto all’ampiezza e complessità del controllo da porre in essere.
Comunque l’uso di tale tipologia operativa non permette l’estensione del risultato a tutto l’insieme, ma può indicare solo eventuali criticità del campione considerato, suggerendo la necessità o meno di estenderlo per ottenere una più sufficiente evidenza.
Limitarlo, poi, in particolare, ai residui attivi derivanti da entrate tributarie è oltremodo riduttivo ed estremamente insufficiente rispetto all’obiettivo.
Altro elemento di criticità riscontrato, al 31 dicembre 2014 ed al 31 dicembre 2015, è che non vi è corrispondenza tra le posizioni creditorie e debitorie tra il Comune di Benevento e le proprie partecipate, manca inoltre la relazione da parte degli Organi di revisione di queste ultime.
Tanto senza contare, oltre al possibile incasso a titolo di TA.R.S.U. di somme eccedenti il costo del servizio, il paventato accollo di un ingente debito dell’A.S.I.A. da parte dell’Ente, peraltro mai portato all’attenzione del Consiglio Comunale, al fine di una sua approvazione, quale unico organo competente per materia.
Da tale omissione non può che scaturire l’assoluta illegittimità della paventata operazione per nullità dell’atto.
Il quadro diventa devastante quando i Revisori attestano che, allo stato, presso il Comune di Benevento esiste una costante e incontrollata evoluzione dei debiti fuori bilancio che rende incerta una quantificazione precisa e puntuale della massa debitoria.
Senza contare l’accenno anche:
1. all’endemico ritardo strutturale dei pagamenti, che, in una spirale negativa, genera contenzioso con aggravio di spese;
2. all’incapacità di incassare i residui attivi con consequenziale e costante sofferenza finanziaria.
Sulla scorta di quanto rappresentato, in sede di dichiarazione di voto, lo scrivente Gruppo Consiliare chiese che di tanto fosse informata, tra gli altri, la competente Magistratura contabile.
Pertanto, tutto ciò premesso, lo scrivente Gruppo consiliare chiede, acquisita la documentazione necessaria, ivi compreso il Rendiconto in questione e la Relazione dell’Organo di controllo, ogni opportuna indagine tesa a chiarire la legittimità degli atti e dei comportamenti nonché l’eventuale insorgenza di un danno erariale.
La presente viene inviata anche all’Ufficio del M.E.F. in indirizzo affinché voglia disporre, facendo seguito alla propria relazione del 3 giugno 2009 e stante la gravità dei fatti, per come percepita e sommariamente esposta nella presente, un’ulteriore verifica amministrativo – contabile a carico del Comune di Benevento.
Chiede di essere notiziato in merito ad eventuali iniziative poste in essere”.
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