Poiché qualche amico giornalista mi sta chiamando e autorevoli mezzi di informazione hanno parlato di voci di corridoio secondo cui avrei scritto a Gianroberto Casaleggio «per invalidare il voto che portò la Farese alla vittoria», non vorrei limitarmi ad una semplice quanto superflua smentita.
Senza dubbio, tra le leggende metropolitane che ho sentito su di me questa è quella che ha divertito di più sia Marianna che me.
L’occasione però è propizia per ribadire due cose.
La prima è che io, Marianna, gli altri trentuno candidati della lista del M5S e gli attivisti del MeetUp “Grilli Sanniti” abbiamo lavorato insieme in questi mesi su un progetto comune, rinsaldando un vincolo fatto di stima reciproca che risale a diversi anni fa. Marianna è la mia candidata Sindaco/Portavoce ed è certamente quanto di meglio l’intelligenza collettiva del MoVimento a Benevento potesse esprimere per le sue qualità di attivista e di studiosa.
La seconda cosa che mi preme dire è che il M5S è per sua natura contrario ad ogni forma di personalismi. Ciascuno di noi è solo un “medium” per l’affermazione di alcuni principi che devono rivoluzionare la politica cittadina e nazionale: la trasparenza, l’uso corretto delle risorse pubbliche, la partecipazione attiva alla vita pubblica. Siamo “società civile” prestata alla politica “pro tempore”. Il giornalismo, anche in buona fede, tende ad applicare a noi gli schemi della vecchia politica, scontro fra capponi di manzoniana memoria… Quanto di più lontano dal nostro sentire e dal nostro agire.
La rivoluzione gentile è in cammino. Di essa fa parte anche un modo nuovo di vivere le relazioni: nel rispetto delle storie diverse ma agendo (per citare Marianna) tutti insieme per il bene comune.