Ad introdurre l’argomento Ettore Rossi che ha datto il via alla discussione evocando le parole che normalmente si associano al potere : responsabilità, delusione, arroganza e prevalicazione.
Il primo intervento è stato di Don Mario Iadanza che ha parlato del problema della disinformazione di massa e quindi del potere mediatico che condiziona negativamente la vita del paese nel mentre ci sarebbe bisogno di messaggi di sobrietà e corretezza. Poi ha introdotto il concetto di autoritas che deve essere esempio e modello. La democrazia, dice Iadanza, non rappresenta di per sè il potere, perchè la conta delle teste non necessariamente, porta ad espressioni di merito e la politica deve dare risposte e non elencare problematiche. Purtroppo, però aggiunge Iadanza, Benevento è una città che muore e che si avvia ad essere poco più di un grande paese.
La parola poi è passata a Viespoli che nel suo intervento pone l’accento su potere come forza per relazionare due persone ed il condizionamento che può avvenire di una sull’altra. Uno sguardo poi anche al potere strumentale che conferisce una forza vedi il denaro. In politica, poi , nel rapporto con il potere si inserisce quello carismatico e quello legale. Insomma c’è n’è per tutti i gusti ! C’è poi quello di rappresentanza, sempre riferito alla politica, ma che oggi rappresenta più una democrazia senza popolo, perchè il rapporto politica-popolo, senza la scelta del rappresentante, si è rotto e conseguenza, è la delegittimazione della politica stessa. C’è bisogno, ha detto Viespoli, di una grande riforma, quella elettorale, per riportare al centro di tutti il cittadino, cioè il popolo sovrano.
Per Mortaruolo, potere, è possibilità di cambiare le cose e in ciò, internet, ha cambiato tutto, linguaggio e sistema. Ma la politica non è la risoluzione burocratica del problema, ma bensì una attività di convincimento non basata sulla forza, ma sulle idee e diventa autorevole quando avvia la discussione e decide. La parola potere deve dare speranza e futuro. E poi, ha aggiunto Mortaruolo, quando la politica non fa il suo mestiere i posti li occupano i tecnici ( rif. a Monti ndr) che non salvano dal baratro.
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